martedì 31 dicembre 2019
sabato 28 dicembre 2019
Il sussurro del De Merode
Caro diario,
Mi capita spesso di pensare ai negozi di Natale. Quelli che vendono addobbi e decorazioni utili solo per un mese scarso, forse meno. "Dove vanno quando si scioglie la neve?"
giovedì 26 dicembre 2019
Ascolta il mio sorriso
“La soddisfazione di veder
qualcuno sorridere per merito tuo è immensa”
Con queste parole Enrico Dentini
ci parla del senso che ha avuto per lui l’esperienza vissuta alla mensa dei
poveri della chiesa di Sant’Eustachio.
martedì 24 dicembre 2019
Un Grinch in analisi
“It's because I'm green, isn't it?”
Una sequenza di nastri. Un'infinita sequenza di nastri
colorati. Capisce dottore? Sono ovunque, mi rincorrono, mi avvolgono, li
mangio, ne sono parte. Sono pazzo dottore?
lunedì 23 dicembre 2019
La tasca - Un racconto di Tancredi Bendicenti parte 2
“È
la tua pagella. L’ho cucita io lì. Tieniti stretta la giacca, non te la
togliere mai”
Un
uomo li venne a prendere. Suo padre rimase davanti alla porta. Sorrideva
forzatamente, ma aveva gli occhi rossi. Il suo sguardo e la sua espressione
parlavano lingue differenti. Il ragazzo all’inizio fu silenzioso.
venerdì 20 dicembre 2019
La tasca - un racconto di Tancredi Bendicenti parte 1
«Τοίους γὰρ κατὰ κῦμα πολυφλοίσβοιο θαλάσσης
ἔκλυσεν· οἰδαλέους δ᾽ ἀμφ᾽ ὀδύνηις᾽ ἔχομεν
πνεύμονας»
“Infatti tali sono quelli che l’onda del mare
sonoro
inghiottì e per il dolore abbiamo gonfi
i polmoni”
inghiottì e per il dolore abbiamo gonfi
i polmoni”
(Archiloco, Elegia del naufragio)
I.
Il
sentiero che portava al pozzo era tortuoso. La polvere strangolava i
viaggiatori, penetrando nelle narici e nella bocca. Ricopriva la pelle di una
patina asciutta e fluida, difficile da grattar via. Miseri arbusti costellavano
la strada di terra, appiattita dai passi di pendolari assetati. Il ragazzo pensava
a una distesa di acqua infinita, al mare. Non lo aveva mai visto. La sua terra
era lontana dalla costa.
mercoledì 18 dicembre 2019
Il sussurro del De Merode
Caro Diario,
A volte mi
chiedo se sono ancora la stessa persona che varcava per la prima volta la
soglia di questa scuola. Ingenua, vagamente influenzabile e tuttavia piena di
idee originali. Ricca soprattutto di idee e ideali. Ma nel mio mondo, non in
questo. Ti capita a volte di sentire come un brivido di terrore attraversarti
la schiena, giungerti al cuore per poi abbandonarti un attimo dopo con la
sensazione di aver scampato un pericolo?
lunedì 16 dicembre 2019
“SHARE YOUR DREAMS”
È un martedì di inizio dicembre.
I negozi di Via del Corso giocano a illuminare i passanti. Due giorni alla
prima. Fa freddo. È buio. Sento le note sfumate di “Come Alive” già dal
cortile. Finalmente entro. Il teatro è preso da una calma frenetica. Chi danza e balla sul palco. Chi sposta le
luci. Chi si occupa del suono. Chi, seduto in platea, si gode, per l’ennesima
volta, uno spettacolo ancora nuovo. Inizierei col dire che tre parole emergono come denominatori
comuni da queste interviste: fatica, divertimento, gruppo. Traspare, dietro le
battute e la stanchezza, un autentico desiderio di crescita comune, attraverso
gli errori, le soddisfazioni e gli sfinimenti di un impegno quasi trimestrale.
Un’esperienza, dice Flavia Gatti (Anne Wheeler),
sabato 14 dicembre 2019
Dietro le quinte
Costumisti, attrezzisti, tecnici,
registi, organizzatori… il mondo che si cela dietro le quinte del nostro
spettacolo è molto vasto e sicuramente pieno di talento.
“Molta della preparazione di uno
spettacolo non si fa sul palco ma dietro le quinte” afferma Giacomo Di Maria,
aiuto regista, “sono ruoli essenziali ed impegnativi il cui valore spesso non è
riconosciuto”. Di audio si occupa Enrico Dentini.
venerdì 13 dicembre 2019
“All the shine of a thousand spotlights”
Devo
ammettere che le mie aspettative per questo spettacolo non erano molto alte. Un
progetto “sensazionale”, certo, ma troppo ambizioso. Mi sono ricreduto. Anzi,
mi sono reso conto di essermi completamente sbagliato. Sarebbe ridicolo dire
che il passaggio dal cinema al teatro non si senta. Soprattutto nel primo atto,
seppur molto chiaro nella trama e nella costruzione dei personaggi, tutto sembra
accelerato, a tratti frettoloso. Però era pressoché inevitabile. Ma, nonostante
questo, il musical alla fine si presenta circolare e compiuto. Non credo che, ieri
sera, qualcuno possa essere andato a dormire senza essere stato toccato, mosso
o coinvolto da questa storia, da questi personaggi e da queste emozioni, anche
se solo per un attimo.
Questo non è un blog
“Il blog del De Merode non esiste o se esiste non lo legge nessuno”. Questo è quello che pensano tutti, un’idea che noi abbiamo deciso di smontare. Il blog era morto ma oggi rinasce. Sarà un luogo virtuale innovativo, espressivo, coinvolgente ed aperto. Se abbiamo deciso di ricrearlo è perché non vediamo l’ora di scrivere e creare i contenuti più vari, originali ed interessanti per voi. Siete voi, infatti, il centro di questo blog e per questo vogliamo che siate anche voi a proporre idee, temi, di discussione, post da pubblicare.
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