Il De Merode sede di accoglienza per il Giubileo dei giovani e Open House per il mondo lasalliano
Nel bel mezzo di quest’afosa estate romana, i lasalliani di tutto il mondo si sono riuniti nella Casa Generalizia per celebrare l’unità, la coesione e la bellezza
della nostra comunità globale, in occasione del Giubileo dei Giovani.Studenti, Fratelli, ex alunni, insegnanti e collaboratori provenienti da oltre trenta Paesi hanno avuto la speciale opportunità di incontrarsi, stringere legami solidi e riflettere insieme sulla storia e, soprattutto, sul futuro della comunità lasalliana.
Accolti dal toccante discorso del Superiore Generale Armin Luistro, abbiamo condiviso esperienze di volontariato, educazione e vocazione, rinnovando la speranza in un futuro ancora più luminoso per La Salle a livello internazionale. L’obiettivo comune è che i nostri progetti comunitari possano continuare a illuminare menti e cuori, soprattutto nelle aree più svantaggiate, dove la presenza della congregazione è già forte e significativa.
I Fratelli hanno raccontato ai giovani pellegrini il loro vissuto, fatto di gioie e difficoltà, mettendo in luce l’impegno quotidiano nelle zone più povere e dimenticate del pianeta. Esemplari sono state le testimonianze di Fratel Samy, insegnante di storia in una scuola immersa nella giungla indiana, e di Fratel Joseph, direttore di un nuovo istituto nel martoriato Sudan del Sud, nazione segnata da una guerra civile che dura dal 1955. I loro racconti, intrisi di spirito lasalliano, sono stati fonte di profonda ispirazione, aprendo i nostri occhi sulla vastità e sulla forza della missione lasalliana, che – in linea con la Riflessione dell’anno – pone le periferie al centro del proprio impegno.
All’inizio della giornata, il Superiore Generale ci ha rivolto una domanda: “Perché siamo qui?” Dopo l’incontro, ogni pellegrino di speranza ha trovato una risposta più chiara e personale. Ascoltando le storie dei nostri Fratelli e entrando in comunicazione con l’intero mondo lasalliano, abbiamo riconosciuto il “miracolo La Salle”, che oggi accompagna più di un milione di studenti in contesti sociali e culturali profondamente diversi. Abbiamo rinnovato il desiderio che la nostra comunità sia sempre più unita nel formare nuove generazioni e portare speranza a chi è nato nella povertà.
Nel frattempo, mentre Roma si colorava delle bandiere sventolate con gioia dai pellegrini giunti da ogni angolo del mondo, il mondo lasalliano apriva simbolicamente le sue porte al mondo racchiuso nella Città Eterna.
Il 30 luglio, presso il Collegio San Giuseppe – Istituto De Merode, si è tenuto un open house con l’obiettivo di far conoscere la realtà lasalliana al maggior numero possibile di persone. Dopo un attento allestimento di sei aree tematiche, ognuna con attività diverse, i volontari hanno invitato i pellegrini presenti in Piazza di Spagna a entrare.
Fin da subito l’afflusso è stato notevole: tanti erano i pellegrini curiosi di scoprire di più sulla spiritualità e sulla missione educativa lasalliana. Ogni zona dell’open house offriva un’esperienza unica: testimonianze, laboratori interattivi, momenti di preghiera e dialogo. Volontari e Fratelli hanno accolto tutti con entusiasmo e dedizione, creando un clima familiare e coinvolgente.
L’iniziativa ha avuto grande successo, non solo per la varietà delle attività, ma soprattutto per l’atmosfera di condivisione e accoglienza che si è respirata per tutta la giornata. Molti partecipanti hanno lasciato l’open house con il cuore colmo di gratitudine e con un ricordo tangibile della fraternità lasalliana.
Il mondo lasalliano si è così mostrato come una comunità viva, capace di dialogare con culture diverse e di trasmettere con gioia i suoi valori fondanti: fede, servizio e comunità.
Un segno concreto di come, anche nel cuore della Città Eterna, l’eredità di San Giovanni Battista de La Salle continui a vivere.
Spetta a noi, giovani lasalliani, raccogliere questa eredità e portarla avanti con passione e responsabilità, nel solco dei nostri mentori e del nostro fondatore, per costruire un mondo più giusto e fraterno.
Viva Gesù nei nostri cuori: sempre!
Costantino Mengozzi e Lorenzo Valli
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