Le Maldive
sono composte da 1200 isole riunite in 26 atolli. Bisogna fare una distinzione
tra isola e atollo poiché, l’atollo corrisponde alla nostra regione
mentre se si parla d’isola s’intenda la nostra città. In precedenza ho detto che vi
sono 1200 isole, ma in realtà sono considerate terre emerse perché sono ritenute
isole solo quelle che hanno più di 7 palme lungo il perimetro, se non vi sono
almeno 7 palme, è considerata lingua di sabbia. Di queste 1200 terre emerse 1000
sono lingue di
sabbia e 200 sono considerate isole. Le 200 isole sono: 97 sono resort turistici
e 103 isole di pescatori. Alimathà è l’unica isola gestita da Italiani, così
chiamata poiché in antichità vista dall’alto, assomigliava al volto di una
donna mentre una corrente di pensiero più letterale dice “in mia assenza ti
raccomando a Dio”.Nelle isole la cosa più importante è la natura. Alimathà possiede più 1200 palme, le palme in
tutte le Maldive sono considerate importantissime perché un’isola più palme ha
e più è costosa; il valore è stabilito dalla quantità di palme sulla
superficie. Pertanto alle Maldive è vietato tagliare le palme tranne che in
casi estremi in cui la palma è gravemente rovinata e ogni due anni è fatto il
censimento perciò ogni isola sa con precisione il numero di palme. Molto
importante è anche il fiore della palma che è molto pesante, ma inodore; e dai
suoi pistilli vengono generati i cocchi. La Curumba è il cocco ancora acerbo,
e da questo ne ricaviamo il latte, che ha un gusto particolare che si distingue
da quello del resto del mondo poiché ha un retrogusto leggermente salato,
dovuto al fatto che ovviamente le palme fondano le proprie radici in mare.
Tutto ciò che riguarda il cocco: latte, polpa, ecc è ipercalorico. Kashi è il
cocco maturo nonché di colore marrone. Il cocco che si mangia ad Alimathà non è
locale perché per legge in tutto lo stato Maldiviano, nelle isole dove vi sono
i resort turistici i cocchi devono essere tolti dalle palme prima che
raggiungano la maturazione, perché deve essere evitato assolutamente che cadano
causando persino la morte della persona colpita. Tutti i cocchi offerti nei
resort provengono dalle isole dei pescatori. Con la buccia del cocco che è
molto filamentosa, si crea la cosiddetta corda di cocco che è lavorata dalle donne, ed è un
procedimento nel quale le bucce del cocco vengono macerate in acqua salata,
essiccate per poi essere annodate per dar vita alle corde di cocco. Le Maldive hanno circa 345'000 abitanti in
tutte le isole, la capitale è Male soprannominata La Miami dell’oceano per i suoi alti palazzi, la lingua officiale è il divehi o dhivehi.
La moneta locale è la rufiyaa, quindici monete locali valgono 1$. Male è
una città molto caotica interamente ed esclusivamente dedicata alla gestione
economica e logistica dello Stato, non vi è infatti turismo e neanche un
spiaggia, ma solo tante barche che trasportano le persone dall’ aeroporto alle
varie isole. Tutto il cibo servito nelle vari isole è importato, poiché alle
Maldive non c’è produzione -tranne il
pesce-. Vi è solo ed esclusivamente una fabbrica in tutto lo Stato che produce
Coca Cola, ed anche questa ha un gusto leggermente salato poiché fatta con acqua
desalinizzata. L’economia Maldiviana al contrario di quel che si pensa non si
basa sul turismo anche perché corrisponde solamente al 20% delle entrate,il
restante 80% dell’ economia locale è basata
sulla pesca. I coralli ora alle Maldive sono bianchi e non colorati come nel
Mar Rosso, questo è dovuto al Niño che nel 1998 che ha surriscaldato le acque
Maldiviane di 4/5 gradi i quali hanno bruciato i coralli e li hanno uccisi. La
bandiera è composta di un rettangolo verde in campo rosso, nel centro del
rettangolo è raffigurata una mezzaluna calante bianca. Il colore rosso
rappresenta il sangue versato dagli eroi
che hanno combattuto per l’indipendenza, il verde simboleggia la vita e
la mezzaluna è simbolo della religione islamica. L’unica religione praticata è
l’Islam Sunnita e una persona può diventare un cittadino maldiviano, solo e
solo se è islamico o si converte all’islam, l’apostasia, ovvero l’abbandono
della fede, è un reato punibile con la morte. Nel codice del diritto Maldiviano
non esiste il reato di violenza sessuale.
di Nahila Foti
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