"Tolo tolo", la nuova commedia di Zalone, ha raggiunto il record italiano di incassi in un solo giorno.
Essendo incentrata sull'immigrazione in Europa dal nord Africa, argomento attualmente molto dibattuto, era prevedibile che la pellicola avrebbe generato una spaccatura all'interno della critica. Ciò che invece non era stato previsto è che, secondo alcuni sondaggi, il film non sarebbe stato apprezzato né dalla destra e né dalla sinistra. La motivazione è evidente: il regista ha speculato sulla condizione di povertà e di disperazione Africana. Quest'ultima è delineata da un black humor spiccio ed a tratti offensivo, caratterizzato da luoghi comuni e cliché. Checco Zalone, nel suo peggior film, non ha dimenticato di inserire metafore come quella della cicogna "strabica" che porta i bambini in Africa e che fa i propri bisogni sull'italiano. Deplorevole è inoltre l'ironia fatta sugli annegamenti in mare degli immigrati e sugli atti di terrorismo perpetrati nei villaggi del terzo mondo. Nella speranza che il comico italiano volesse offrire all'italiano medio una visione romanzata del duro viaggio percorso ogni giorno da migliaia di persone, posso solo ritenere che abbia fallito miseramente nel suo intento. Personalmente non posso far altro che sconsigliare la visione di un film che, oltre a non far ridere, è irrispettoso nei confronti di situazioni terribilmente gravi.
Daria Vescovi
