sabato 4 gennaio 2020

TOLO TOLO


Tolo Tolo è senza dubbio il film più discusso del momento. Un film che ha sorpreso tutti.
Un film che è entrato prepotentemente in una delle questioni più importanti, e più delicate, del decennio appena passato e di quello appena cominciato: l’immigrazione. Su questa commedia si sono confrontati, a colpi di tweet ed interviste, alcuni trai personaggi più importanti della scena politica attuale. A questo dibattito, che ha attraversato l’opinione pubblica, ontologicamente fazioso, io non parteciperò.
Non si può nascondere che Tolo Tolo  faccia ridere meno di “Cado dalle nubi”, “Una bella giornata”, “Sole a catinelle” e “Quo vado”. Nonostante ciò, però, non fatico a prevedere che sarà uno dei film più divertenti del 2019. La comicità persa è dovuta all’ambientazione sostanzialmente drammatica. Se si “photoshoppasse”  Zalone fuori dal film si otterrebbe un documentario “soft” sul viaggio, spesso fatale, già intrapreso da centinaia di migliaia di persone. La scelta di alleggerire un tema così tragico con la straordinaria vis comica di Checco Zalone è eccezionalmente coraggiosa. Non c’è dubbio che con questo film Luca Medici sia voluto passare da una comicità per lo più fine a sé stessa ad una comicità divulgativo-morale, atta alla provocazione, alla discussione ed, in un certo senso, allo scalpore. Una trasformazione del genere, ovviamente, da molti è stata avversata, da altrettanti è stata elogiata. Fatto sta che Checco Zalone ha portato milioni di italiani a conoscere, seppur se nella sua versione iper-edulcorata, la storia di un mare di persone. E spesso, sfortunatamente, mare ha significato letterale.
Molti hanno trovato alcune battute, alcune scene, troppo pesanti. Io, personalmente, credo che Zalone non abbia mai oltrepassato il limite, ma vi abbia sempre camminato accanto. Tolo Tolo, d’altronde, è tutto un gioco di funambolismo, tra destra e sinistra, serietà e leggerezza. La critica al mondo degli pseudo-intellettuali e dei viaggiatori “alla ricerca di umanità”, che sponsorizzano confezioni “Platino” di acido ialuronico, è feroce. Come è feroce l'attacco al disoccupato semi-analfabeta che arriva a diventare ministro degli esteri…
Tolo Tolo, insomma, mi è piaciuto molto. È un film imperfetto, certo, ma di raro coraggio. Senza dubbio una delle commedie italiane più importanti degli ultimi venti anni. Un “filmetto leggero” che ha aperto una discussione vastissima, comune a tutti gli strati della società. Per questo, e per farvi qualche risata, vi dico:  andate a vederlo.
Tancredi Bendicenti 


Il Blog consiglia:

PODCAST - Una testimonianza da Gaza: Intervista alla Dottoressa Elvira Del Giudice

Il podcast del Blog degli Studenti giovedì 16 novembre 2023 ha ospitato la Dottoressa Elvira Del Giudice. La Dottoressa ci ha fornito una te...

Top 5 della settimana