sabato 25 gennaio 2020

Un futuro in fiamme


Oltre agli incendi come quello dell’Amazonia o dell’Australia, nell’anno passato sono stati registrati incendi in tutto il mondo, tra cui California, Francia e Grecia.

Il satellite Copernicus Sentinel-3 ha registrato nell’agosto 2019 79000 incendi, cinque volte superiori rispetto all’anno immediatamente precedente (16632), evidenziando un trend nella crescita (proporzionale al riscaldamento globale). Il numero di ettari bruciati negli ultimi mesi solo in Australia corrisponde all’area dell’intera Austria, mentre in Indonesia nel mese di settembre sono stati perduti 857.756 ettari.
In tutti i tre casi, è sospettata e investigata l’ipotesi di incendi dolosi, causati al fine di utilizzare i terreni deforestati a fini lucrativi, spesso collegati alla cultura di olio di palma. Un sorprendente 43% degli incendi è infatti causato da attività umane, volontariamente e non; in condizioni di estrema siccità, come quella sperimentata in tutto il mondo effetto dell’aumento della temperatura globale, una sigaretta lanciata sull’erba secca è sufficiente per procurare la fiamma.
gli effetti principali degli incendi, specie di grandi aree verdi, sono:
-la grande emissione di  Co2, contribuente all’effetto serra
-erosione del suolo tramite le ceneri
-deforestazione, dunque perdita di habitat per speci in pericolo, danneggiamento dell’ecosistema, e mancata emissione di ossigeno.
Liliana Gaddi e Claudia Gianni

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