martedì 10 marzo 2020

l vecchio pescatore - Decameron 2.0; Novella V



C’era una volta un vecchio pescatore, che amava il mare ed i suoi frutti, e non c’era giorno che non passasse sulla sua piccola barca a vela a dominare le onde ed il vento. Il vecchio era fortunato perché, anche se non aveva né fratelli né figli, il villaggio era la sua famiglia.
Lì lo conoscevano e rispettavano tutti poiché aveva un gran cuore. Infatti donava ogni singolo pesce che pescava ai più poveri, agli affamati, a tutti coloro che avevano bisogno di un pasto caldo: la sua vita era guidata dall'altruismo e dalla bontà. Arrivò però un giorno in cui il vecchio si ammalò e, non avendo più le forze per pescare né i soldi per permettersi le cure, si rassegnò al suo triste destino. Quando era ormai in fin di vita arrivò un giovane che lo riconobbe e gli gettò le mani al collo. Quel giovane era appena diventato medico e in pochi giorni lo guarì, senza pretendere alcun soldo in cambio. Il vecchio lo aveva già ricompensato in passato quando, tornato con le reti piene, donò tutto il suo pescato alla famiglia del giovane, che si trovava in grande difficoltà. Così il vecchio, tornato nel pieno delle sue forze, decise di rendersi ancora più utile per il suo villaggio, che lo aveva salvato. Decise di insegnare ai giovani la sua nobile arte e di essere, per loro, un esempio di vita. Quando ormai giunse la sua ora affrontò con serenità il suo destino, consapevole di essersi guadagnato il riposo eterno, e volle lasciare i suoi giovani con una frase: “se oggi avete pescato un pesce donatelo a chi ne ha più bisogno di voi e la vita, domani, ve ne farà prendere dieci”.
Enrico Dentini

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