Lancaster
Panico, coronavirus, mascherine, tempeste e turbolenze. Erano questi i presupposti del nostro viaggio in Inghilterra, non molto rassicuranti a dire il vero, eppure una volta arrivati nella gelida cittadina di Lancaster, le varie paranoie e preoccupazioni hanno ceduto il posto all'eccitazione per l’inizio di una settimana fuori dal comune.
È proprio questa l’espressione più adatta per questo viaggio, d'altronde non capita tutti i giorni di gustare prelibatezze quali pizza e tacos, di essere in balia di venti gelidi, di essere rinchiusi, per quale secondo, sia chiaro, nelle celle tenebrose e asfissianti di un castello medievale o di vedere un’alquanto sadica professoressa di chimica far esplodere degli innocenti orsetti di gomma.
La settimana in Inghilterra però è anche studio, è assistere a lezioni di Physics, Chemistry o Literature, è conoscere un metodo di insegnamento completamente diverso da quello italiano e prepararsi in vista degli ormai imminenti esami di maggio.
Oltre allo studio vi è ovviamente anche lo stare insieme, non solo fra noi ragazzi ma spesso insieme agli stessi professori, giocare a ping pong e a biliardino, riunirsi attorno ad un tavolo per tentare di completare un puzzle e ingozzarsi di pollo fritto e patatine in un fastfood semivuoto in piena notte.
Federico Tortorella
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