sabato 18 aprile 2020

Covid: una riflessione di speranza

(Disegno realizzato da Olimpia Menchinelli)
Ogni giorno grafici, studi, statistiche, virologi, medici, economisti, politici ci raffigurano uno scenario desolante sepolto in una quarantena che appare irreale, che sta cambiando le nostre abitudini e che ci sta mostrando una realtà diversa da come l’abbiamo sempre immaginata. La paura sta dominando, la situazione è pesante, la gente si ammala, ospedali in sovraccarico, un virus che si è diffuso troppo velocemente.
Eppure tante cose stanno cambiando in meglio, il nostro pianeta è stato portato all'estremo delle sue capacità, sfruttato e non rispettato: il risultato è stato distruzioni di ecosistemi fondamentali che hanno perso la loro capacità di mantenere gli equilibri. Le misure di contenimento che si sono attuate ormai in tutto il mondo stanno producendo effetti benefici per l’ecosistema, la diminuzione dell’utilizzo di combustibili sta migliorando le sorti dell’atmosfera, il riscaldamento terrestre si sta riequilibrando, i mari, i fiumi e laghi sono meno inquinati; la natura sta lentamente riprendendosi il suo posto, i benefici di cui necessitava stanno arrivando. Il nostro pianeta ci ha parlato. 

Credo che l’Italia stia facendo un buon lavoro, sicuramente non eravamo preparati a questa pandemia, sprovvisti di adeguati mezzi e presidi, anche elementari, per ovviare a questa sciagura. Si sta cercando di salvare più vite umane possibili. Le decisioni drastiche, le misure contenitive, il distanziamento sociale hanno dato la possibilità di sviluppare esperienze di cura per fronteggiare i contagi e i decessi. Siamo stati un buon esempio, i sacrifici richiesti ci stanno pian piano conducendo verso la luce. 
Questa dura prova e le connesse privazioni sono state una sfida per tutti noi; l'informazione è fondamentale, dobbiamo tutti capire che con la comprensione dei problemi, siamo tutti più disponibili a fare i sacrifici che possono portare a condizioni future migliori per tutti. La consapevolezza ci salverà, almeno spero. 
Quando tutto questo finirà, voglio perdermi, per lunghissimi istanti, senza alcuna frenesia, nell'abbraccio magico e ristoratore delle persone che amo.
La vera rivoluzione potrà essere solo un sistema educativo, capace di formare individui che potranno progettare un futuro in grado di cambiare il mondo. Questa pandemia è una prova tecnica di miglioramento sociale. 
Le giornate passano lente, il tempo si dilata, lascia spazio per i pensieri che non avrebbero avuto modo di prendere corpo. E così sono questi i momenti in cui riesco a indugiare, mi rendo conto che non avevo tempo per soffermarmi e riflettere davvero,  sempre così presa a fare, andare, cercare, sbrigarmi , perché è necessario correre per ottimizzare il tempo, per riuscire a organizzare la giornata, perdendo momenti importanti, momenti che non torneranno, momenti che invece voglio ricordare.  Tanti giorni ormai chiusa in casa, orari alterati, la mia famiglia sempre presente, un nucleo quasi scoperto; ritrovarli sempre in ogni momento, condividere spazi e tempi con loro: non avrei mai creduto che potesse essere divertente e piacevole!
Sto imparando ad apprezzare l’importanza di ogni momento e la sconfinata grandezza delle piccole cose. 
È proprio vero che devi perdere qualcosa per capire quanto è importante.   
Oggi, che non posso incontrare le persone a me più care, se non attraverso il freddo schermo di un cellulare, comprendo appieno l’importanza del contatto fisico. 
Ludovica Tofani


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