Il 12 aprile 2020 per la prima volta gli italiani, ormai trasformatisi in un team di chef e personal trainer, passeranno una pasqua chiusi tra le quattro mura della propria casa.
Questa quarantena, che ha privato tutto il mondo della quotidianità, non poteva che portare via anche parte delle tradizioni consolidate nel tempo. Probabilmente molti di noi non si sveglieranno con la solita aria festosa e l'idea della colazione fatta di uova sode e pizza pasquale, un po' perché fare pasti ipercalorici non è così raro in questo periodo, un po' perché molti saranno impossibilitati a riunirsi alla propria famiglia. Sicuramente recarsi personalmente alla gioiosa Messa pasquale non potrà mai essere sostituibile dal freddo schermo dei nostri televisori, tuttavia siamo fiduciose che la fede e la solennità delle cerimonie del nostro Papa possano rafforzare la speranza degli uomini in un momento così buio. ll lunedì di Pasquetta, le cui previsioni meteorologiche per la prima volta nell'ultimo millennio pronosticano 22° e sole rovente, i giovani italiani non potranno incontrarsi per la consueta grigliata all'aperto. Noi quinti anni passeremo queste "vacanze" pasquali travolti dalla prematura nostalgia per quei tanto odiati banchi di scuola, nella speranza di poter riabbracciarci presto e vivere, anche se in ritardo, tutte quelle esperienze che ci sono state negate in questo periodo. Gli anziani, molto più sfortunati di noi, vivranno questo momento tra il terrore di lasciare i propri cari e la consapevolezza di star "sprecando" gli ultimi momenti a loro concessi incollati al televisore in attesa dei gelidi numeri del bollettino delle 18:00. L'unico che sta trovando giovamento da questa situazione è il nostro pianeta, che sta guarendo dai mali che noi uomini gli abbiamo inflitto, quasi richiedendo la carità di cui parlava Papa Francesco nella sua Enciclica Laudato Si'. Il Santo Padre ha descritto le conseguenze del nostro atteggiamento verso la "sorella terra" con le seguenti parole: «Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi [...] (Rm 8,22). "Dimentichiamo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7)"».
Questa quarantena, che ha privato tutto il mondo della quotidianità, non poteva che portare via anche parte delle tradizioni consolidate nel tempo. Probabilmente molti di noi non si sveglieranno con la solita aria festosa e l'idea della colazione fatta di uova sode e pizza pasquale, un po' perché fare pasti ipercalorici non è così raro in questo periodo, un po' perché molti saranno impossibilitati a riunirsi alla propria famiglia. Sicuramente recarsi personalmente alla gioiosa Messa pasquale non potrà mai essere sostituibile dal freddo schermo dei nostri televisori, tuttavia siamo fiduciose che la fede e la solennità delle cerimonie del nostro Papa possano rafforzare la speranza degli uomini in un momento così buio. ll lunedì di Pasquetta, le cui previsioni meteorologiche per la prima volta nell'ultimo millennio pronosticano 22° e sole rovente, i giovani italiani non potranno incontrarsi per la consueta grigliata all'aperto. Noi quinti anni passeremo queste "vacanze" pasquali travolti dalla prematura nostalgia per quei tanto odiati banchi di scuola, nella speranza di poter riabbracciarci presto e vivere, anche se in ritardo, tutte quelle esperienze che ci sono state negate in questo periodo. Gli anziani, molto più sfortunati di noi, vivranno questo momento tra il terrore di lasciare i propri cari e la consapevolezza di star "sprecando" gli ultimi momenti a loro concessi incollati al televisore in attesa dei gelidi numeri del bollettino delle 18:00. L'unico che sta trovando giovamento da questa situazione è il nostro pianeta, che sta guarendo dai mali che noi uomini gli abbiamo inflitto, quasi richiedendo la carità di cui parlava Papa Francesco nella sua Enciclica Laudato Si'. Il Santo Padre ha descritto le conseguenze del nostro atteggiamento verso la "sorella terra" con le seguenti parole: «Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi [...] (Rm 8,22). "Dimentichiamo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7)"».
Tutto ciò che l'umanità può fare è trarre da questo momento un'importante lezione, comprendendo come le nostre vite siano profondamente interconnesse e come facciamo parte di una vera e propria comunità umana.
Concludiamo augurando una Pasqua gioiosa a voi ed alle vostre famiglie, nonostante la particolarità del periodo che stiamo vivendo.
Con affetto,
Daria Vescovi ed Emilia Tombinska
Nessun commento:
Posta un commento