"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e
diritti"
"Il riconoscimento della dignità inerente a tutti membri della
famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili,
costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della
pace nel mondo" Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948
Si celebra oggi l'anniversario di EMERGENCY,
un'associazione umanitaria fondata da Gino Strada e dalla
moglie Teresa Sarti a Milano il 15 Maggio 1994.
Nata per
offrire cure mediche gratuite alle vittime della guerra e delle
mine antiuomo, nel tempo estese il suo raggio d'azione anche
nei paesi in povertà, senza discriminazioni politiche,
ideologiche o religiose. Per l'associazione curare i feriti non è
generoso né caritatevole, ma solo giusto in quanto diritto
umano fondamentale e inalienabile. La sanità offerta è basata
sull'eguaglianza, qualità e responsabilità sociale, promuovendo
così attivamente i valori di pace, solidarietà e rispetto dei diritti
umani.
Il primo progetto di EMERGENCY è stato effettuato in
Ruanda, dove è stato ristrutturato e riaperto il reparto di
chirurgia dell'ospedale di Kigali e riattivato il reparto di
ostetricia e ginecologia. Fin da subito, mentre aumentavano i
paesi in cui lavoravano (Iraq, Afghanistan, Cambogia, Serbia,
Eritrea...), hanno anche intrapreso la campagna che ha portato
l'Italia a mettere al bando le mine antiuomo.
In queste operazioni, medici, chirurgi ed infermieri vivevano
anch'essi quotidianamente l'orrore della guerra e dei suoi
effetti. Tale consapevolezza ha portato Teresa Sarti nel 2001,
spinta soprattutto dalla situazione di Afghanistan, a chiedere ai
cittadini di rispondere all'appello "Uno straccio di pace",
appendendo un pezzo di stoffa bianca, ad esempio al balcone o
al guinzaglio del cane, per esprimere il ripudio della guerra.
Nel 2002 sono state lanciate le campagne "Fuori l'Italia dalla
guerra" contro la partecipazione del nostro paese alla guerra
contro l'Iraq e "Fermiamo la guerra, firmiamo la pace" per la
raccolta di firme. Intanto le cure gratuite continuavano ad
essere offerte ai paesi in difficoltà, come Sierra Leone, Sudan,
Algeria, Angola, Palestina, Nicaragua, Sri Lanka e,
inaspettatamente, persino Italia.
Nel 2008 viene elaborato insieme ad alcuni Paesi africani il
"Manifesto per una medicina basata sui diritti umani" per
rivendicare una sanità basata sull'Equità, sulla Qualità e sulla
Responsabilità Sociale (principi EQS). Il «Diritto ad essere
curato» viene dichiarato come un diritto fondamentale e
inalienabile appartenente a ciascun membro della famiglia
umana.
Nel 2015 Gino Strada ritira a Stoccolma il Right Livelihood
Award, il "Premio Nobel alternativo", nato per "onorare e
sostenere coloro che offrono risposte pratiche ed esemplari alle
maggiori sfide del nostro tempo".
In seguito, l'associazione ha avviato un processo di
internazionalizzazione di EMERGENCY che ha portato alla
nascita di organizzazioni locali e di gruppi di volontari in
diversi Paesi.
In risposta all'emergenza sanitaria di Covid-19 in Italia,
EMERGENCY ha sospeso le attività organizzate dai volontari
sul territorio nazionale. Sono stati attivati progetti a Bergamo,
con un team logistico e medico, a Brescia per proteggere il
personale sanitario e l'ospedale dal contagio, e a Milano,
Piacenza, Venezia e Catania per le consegne di cibo, farmaci e
altri beni di prima necessità. Gli ambulatori in Italia
continuano a lavorare con un protocollo triage e in tutti i
progetti nel mondo sono stati attivati protocolli specifici per
preparare all'arrivo del virus, anche nei Paesi finora non
colpiti.
EMERGENCY diffonde la cultura di pace, di solidarietà e di
rispetto dei diritti umani anche in altri modi. In alcune scuole
vengono introdotte approfondimenti sui diritti umani e sulle
migrazioni e numerosi concorsi a tema. Nel 2000 nasce la
compagnia teatrale di EMERGENCY con l'obiettivo di far
riflettere sui temi della guerra e della povertà e sulla possibilità
di poter agire. Un altro modo per far conoscere la vita
quotidiana dei Paesi in guerra e in povertà è attraverso le
mostre fotografiche, realizzate nei Paesi dove sono presenti le
loro strutture sanitarie. Anche i libri di EMERGENCY
testimoniano, in modo diretto, tali realtà, insieme a fotografie e
anche fiabe per bambini.
Kelly Hu
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