venerdì 15 maggio 2020

Emergency - 15 maggio 1994


"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti" 
"Il riconoscimento della dignità inerente a tutti membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo" Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948 

Si celebra oggi l'anniversario di EMERGENCY, un'associazione umanitaria fondata da Gino Strada e dalla moglie Teresa Sarti a Milano il 15 Maggio 1994.
Nata per offrire cure mediche gratuite alle vittime della guerra e delle mine antiuomo, nel tempo estese il suo raggio d'azione anche nei paesi in povertà, senza discriminazioni politiche, ideologiche o religiose. Per l'associazione curare i feriti non è generoso né caritatevole, ma solo giusto in quanto diritto umano fondamentale e inalienabile. La sanità offerta è basata sull'eguaglianza, qualità e responsabilità sociale, promuovendo così attivamente i valori di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Il primo progetto di EMERGENCY è stato effettuato in Ruanda, dove è stato ristrutturato e riaperto il reparto di chirurgia dell'ospedale di Kigali e riattivato il reparto di ostetricia e ginecologia. Fin da subito, mentre aumentavano i paesi in cui lavoravano (Iraq, Afghanistan, Cambogia, Serbia, Eritrea...), hanno anche intrapreso la campagna che ha portato l'Italia a mettere al bando le mine antiuomo. In queste operazioni, medici, chirurgi ed infermieri vivevano anch'essi quotidianamente l'orrore della guerra e dei suoi effetti. Tale consapevolezza ha portato Teresa Sarti nel 2001, spinta soprattutto dalla situazione di Afghanistan, a chiedere ai cittadini di rispondere all'appello "Uno straccio di pace", appendendo un pezzo di stoffa bianca, ad esempio al balcone o al guinzaglio del cane, per esprimere il ripudio della guerra. Nel 2002 sono state lanciate le campagne "Fuori l'Italia dalla guerra" contro la partecipazione del nostro paese alla guerra contro l'Iraq e "Fermiamo la guerra, firmiamo la pace" per la raccolta di firme. Intanto le cure gratuite continuavano ad essere offerte ai paesi in difficoltà, come Sierra Leone, Sudan, Algeria, Angola, Palestina, Nicaragua, Sri Lanka e, inaspettatamente, persino Italia. Nel 2008 viene elaborato insieme ad alcuni Paesi africani il "Manifesto per una medicina basata sui diritti umani" per rivendicare una sanità basata sull'Equità, sulla Qualità e sulla Responsabilità Sociale (principi EQS). Il «Diritto ad essere curato» viene dichiarato come un diritto fondamentale e inalienabile appartenente a ciascun membro della famiglia umana. Nel 2015 Gino Strada ritira a Stoccolma il Right Livelihood Award, il "Premio Nobel alternativo", nato per "onorare e sostenere coloro che offrono risposte pratiche ed esemplari alle maggiori sfide del nostro tempo". In seguito, l'associazione ha avviato un processo di internazionalizzazione di EMERGENCY che ha portato alla nascita di organizzazioni locali e di gruppi di volontari in diversi Paesi. In risposta all'emergenza sanitaria di Covid-19 in Italia, EMERGENCY ha sospeso le attività organizzate dai volontari sul territorio nazionale. Sono stati attivati progetti a Bergamo, con un team logistico e medico, a Brescia per proteggere il personale sanitario e l'ospedale dal contagio, e a Milano, Piacenza, Venezia e Catania per le consegne di cibo, farmaci e altri beni di prima necessità. Gli ambulatori in Italia continuano a lavorare con un protocollo triage e in tutti i progetti nel mondo sono stati attivati protocolli specifici per preparare all'arrivo del virus, anche nei Paesi finora non colpiti. EMERGENCY diffonde la cultura di pace, di solidarietà e di rispetto dei diritti umani anche in altri modi. In alcune scuole vengono introdotte approfondimenti sui diritti umani e sulle migrazioni e numerosi concorsi a tema. Nel 2000 nasce la compagnia teatrale di EMERGENCY con l'obiettivo di far riflettere sui temi della guerra e della povertà e sulla possibilità di poter agire. Un altro modo per far conoscere la vita quotidiana dei Paesi in guerra e in povertà è attraverso le mostre fotografiche, realizzate nei Paesi dove sono presenti le loro strutture sanitarie. Anche i libri di EMERGENCY testimoniano, in modo diretto, tali realtà, insieme a fotografie e anche fiabe per bambini.

Kelly Hu

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