Cari lettori,
questo è l’ultimo
articolo che pubblichiamo durante questo anno scolastico. È strano per me
pensare che siamo già arrivati a questo punto.
Quando a dicembre ho deciso di
riaprire il Blog avevo tanta voglia di creare qualcosa di nuovo. Sentivo la
mancanza di un luogo che fosse a disposizione di noi studenti, gestito da noi e
che ci facesse sentire un po’uniti. Allo stesso tempo, però, non sapevo chi mi
avrebbe accompagnata nella realizzazione di questo progetto. La mia più grande
soddisfazione è stata scoprire che altre persone condividevano il mio progetto e
vedere come nella redazione del Blog aumentassero i membri, il numero di
lettori e quello di persone che a volte ci chiedevano di pubblicare un loro
testo. All'inizio avevo come l’impressione che ciò che avevo in mente non
interessasse agli altri. “Il Blog del De Merode non esiste o se esiste non lo
legge nessuno: questo è quello che pensano tutti, un’idea che noi abbiamo
deciso di smontare”. Questo è quello che scrivevo a dicembre nel primo articolo
che abbiamo pubblicato. Ora mi chiedo se ci siamo riusciti davvero a smontare
quell'idea. Anzi, lo chiedo a voi. Una grande sfida, lo ammetto, è stata
convincervi che questo non fosse il nuovo profilo instagram di spotted. Spero
di esserci riuscita. Capisco comunque la vostra iniziale confusione dato che
nella biografia del profilo abbiamo scritto “Questo non è un blog”. Quindi,
lasciatemi spiegare. Inizialmente il senso di quella frase si ispirava alla
pipa di Magritte (non a caso l’immagine scelta per il nostro primo post), in
quanto non si trattava del Blog ma del profilo instagram del Blog. Ma con il
tempo ha assunto un significato tutto nuovo. Per me adesso significa che non è
un Blog perché è diventata quasi una famiglia. L’anno prossimo io, come altri
membri, non saremo più a scuola. Il Blog continuerà ad esserci e ciò che mi
auguro è che voi continuiate a sentirlo come sempre più vostro. Nel periodo
estivo abbiamo deciso di pubblicare un articolo a settimana, quindi si, non vi
libererete del tutto di noi. Infine voglio concludere dicendo solo grazie.
Grazie a tutti voi che ci avete letto, grazie se i nostri articoli vi sono
piaciuti ma anche se non vi sono piaciuti. Grazie a tutti voi che avete scritto
e ci avete mandato contenuti da pubblicare. Grazie a tutti voi che in cortile o
alle feste mi avete chiesto di parlare del blog. E ovviamente un grazie
speciale anche al professor Lenti, che ha sopportato e supportato la nostra
redazione per tutti questi mesi. Grazie perché senza di voi ciò che facciamo non
avrebbe senso.
Liliana Gaddi
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