Il 30 maggio, la compagnia di Elon Musk, SpaceX, ha fatto partire, a bordo della sua modernissima capsula per il trasporto di passeggeri Dragon 2, gli astronauti Robert Behnken e Douglas Hurley, che attraccheranno alla I.S.S. il giorno dopo.
Il viaggio di Musk inizia nel 2002, quando viene fondata Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), la compagnia passa in pochi anni ad essere la prima nel suo settore, arrivando a produrre capsule e vettori per la NASA. Il successo della compagnia è parallelo a quello delle altre aziende di Musk (PayPal e Tesla), che garantiscono fondi per l’agenzia di esplorazione spaziale.
Il lancio rappresenta la prima volta che una compagnia privata porta umani nello spazio, simboleggiando quindi l’avvento di una nuova epoca per l’esplorazione spaziale, con tappe importanti quali ritorno sulla luna nel 2024 e lo sbarco su Marte previsto tra il 2030 e il 2035. Con questi piccoli passi, Musk spera di monopolizzare l’ormai non più fantascientifico turismo spaziale. Ciò che però mi è rimasto impresso di questo lancio simbolico, è come gli umani riescano a fare cose straordinarie anche in periodi di grandi crisi, dimostrando quindi che forse l’umanità non è tanto peggio della natura.
Giuseppe Cirimele
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