Boom!
Dopo le biciclette elettriche, arrivano a Roma anche i monopattini in sharing. In questi giorni, ci sembra impossibile non incontrare per strada almeno una persona su un monopattino elettronico.
Il Covid-19 oltre a portare nuovi contagi di fronte allo Spallanzani, sta dando più spazio a questa nuova “moda”, utile ma nello stesso tempo anche pericolosa.
I casi di incidenti, riportati dalla stampa, causati dall'utilizzo improprio dei monopattini stanno dilagando e con i feriti aumentano le discussioni.
I monopattini elettrici sono stati inseriti tra le alternative alla mobilità per due motivi principali: per supportare i mezzi cittadini viste le limitazioni dei posti messi a disposizione dal servizio pubblico per il coronavirus e perché rappresentano un'alternativa di mobilità che salvaguardi l’ambiente.
Per mettere diffondere l'utilizzo di questi mezzi, oltre ai servizi di mobilità condivisa (monopattini in sharing o ebike), il governo ha disposto un bonus mobilità dal 4 novembre 2020 che consiste in un rimborso di un contributo pari al 60% della spesa non superiore a 500 euro per l’acquisto di biciclette (anche elettriche) e monopattini.
Prima della mia "conversione" al monopattino elettrico le fermate, gli autobus, la metro e la stazione erano i miei “genitori”; le chiacchierate con i compagni sotto il tunnel della metro, i ritardi degli autobus, il traffico delle macchine, i vagoni pieni, gli scioperi dell’Atac e le corse per arrivare in tempo prima che la fila della classe arrivasse sulle prime scale del De Merode erano la regola...ma sono adesso un lontano ricordo!
Il monopattino elettrico sta diventando per me un mezzo indispensabile quanto la batteria del telefono e nello stesso modo anche la mia vita sta cambiando con esso. Con soli ventisei minuti riesco ad arrivare a scuola senza preoccuparmi del traffico e dei ritardi dei trasporti pubblici.
Per chiunque fosse rimasto stregato dal monopattino elettrico o volesse dei consigli su quale modello scegliere metto la mia competenza a disposizione. Potete commentare questo post e sarò felice di rispondere.
Elena Ruan
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