giovedì 12 novembre 2020

In the future everyone will be world-famous for 15 minutes: perché guardiamo il Grande Fratello?



 Era il 2000 quando il Grande Fratello fece il suo approdo sulle televisioni italiane. Il famoso reality nacque in Olanda negli anni ‘90 e ben presto divenne famoso globalmente, spopolando dagli Stati Uniti alla Spagna e conquistando un totale di più di 3 miliardi di spettatori. Ma qual è la ragione per cui un programma così criticato ha avuto un successo così grande?

Di fatto ormai il mondo dello spettacolo si basa sempre di più su un’estetica del brutto, per cui troviamo sempre più interessanti situazioni al limite del paradossale. Infatti pur riconoscendo come certi personaggi e avvenimenti siano demenziali, spesso non possiamo fare a meno di parlarne, anche solo per criticare o schernirli, riconoscendo così come il trash sia ormai una delle forme di intrattenimento più diffuse. Nonostante personaggi come Denis Dosio, tra l’altro concorrente dell’ultima edizione del Grande Fratello, siano generalmente criticati dalla maggioranza del pubblico, il loro stesso essere imbarazzanti o cringe, come diremmo oggi, è la causa della loro fama, per cui più un individuo si rende ridicolo al pubblico, più la sua fama aumenta in positivo o in negativo. Su questi aspetti si basano infatti reality come il Grande Fratello, che mettono in scena situazioni al limite dell’assurdo ma che comunque intrattengono una stragrande maggioranza di telespettatori con dei contenuti semplici ma d’effetto. 

Siamo infatti attratti da reality show simili perché richiedono minore impegno nella visione rispetto ad un documentario o alle notizie, diventando quindi un modo per rilassarsi e distrarsi dai propri impegni, ad esempio dopo una lunga giornata di lavoro. Alcuni studi hanno poi dimostrato che un ampio numero di adulti sono attratti dalla possibilità di condividere la vita di un gruppo di sconosciuto, subendo il fascino dell’effetto a sorpresa. Ciò rivela quindi come i reality diventino un modo per essere parte di un gruppo, per sentirsi meno isolati, in una sorta di egocentrismo che vuole trovare conferma conferma in quello dell’altro. Altri studi invece hanno evidenziato come la popolarità del Grande Fratello derivi dal desiderio di spiare le vite altrui ma che, allo stesso tempo, ci si vergogni di ciò, quasi per paura di risultare superficiali. D’altronde ormai siamo abituati allo spiare gli altri, lo stalking sui social è un fenomeno che tutti hanno sperimentato, chi più e chi meno, e di conseguenza il Grande Fratello non è altro che un’estensione di ciò, un modo per stalkerare attivamente le vite dei partecipanti. 

Anche il bisogno di trovare un confronto, o addirittura un modello, per la nostra persona e per la nostra situazione di vita ci induce ad esaminare con interesse le vicende dei concorrenti. Siamo consapevoli dell'artificiosità del dramma, ma ciò che ci interessa non è il suo essere reale, bensì il suo apparire reale e allo stesso tempo interessante, provocando così comicità dalle vicende che degradano verso l’assurdo. La stessa parola, reality, rivela così una contraddizione intrinseca a cui però lo spettatore fa poco caso, proprio perché l’intrattenimento e l’interesse suscitato prendono il sopravvento, spiegando così la ragione per cui programmi di tale genere riscontrano una popolarità così elevata. 

Kelly Hu e Federico Tortorella

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