Arriva quel momento nella vita di uno studente in cui tutto sembra starti stretto. La stessa routine che si ripete ogni giorno sembra non lasciarti il tempo nemmeno per respirare. Forse è meglio così, se quel tempo ce lo avessi la tua mente
tornerebbe immediatamente a quella fatidica domanda che eviti perché non hai la risposta: perché? Perché studi le cose che studi? Perché devi studiare proprio come ti viene detto di fare? Perché devi dare proprio quel tipo di risposta? La cosa più sconvolgente, uscendo dal liceo, è scoprire che più approfondisci un tema e più diminuiscono le risposte. È bellissimo, c’è finalmente lo spazio per cercarle insieme. Quando quello spazio manca, sono altre cose a riempirlo e allora vai avanti con la tua routine, fino a quando non ti accorgi che tutto ti sta stretto. Le mura della scuola sembrano rinchiuderti ogni giorno di più mentre realizzi quanto è piccolo quel mondo in confronto a quello che ti aspetta dopo. E quanto è distante da esso. Inizi ad osservare le tue amicizie e pensi a quanto siano cambiate. Pensi alla tua classe e a quanto sia effimero il rapporto che vi lega. In fondo, il destino vi ha portati insieme e poi chissà. Pensi ai professori, che ogni anno tornano a insegnare gli stessi argomenti, quasi fosse un ciclo che si ripete, mentre tu proseguirai. Inizi ad osservare la tua stessa vita come fossi uno spettatore e pensi che non è così che passeresti le tue giornate se solo potessi scegliere. Che in futuro potrai scegliere e allora sarà diverso. Nel frattempo, l’unica cosa che puoi fare è continuare a sopportare quella routine imposta. Se presti abbastanza attenzione però, un giorno qualcuno potrebbe venire in tuo aiuto. “Se questa cosa è quella che ami fare, cosa ti impedisce di iniziare adesso? Non puoi sapere se ti rende veramente felice se non inizi”. Tutti gli ostacoli che avevi visto fino al momento precedente improvvisamente svaniscono e ti sorprendi quando noti che trasformandoti da spettatore ad attore della tua vita le cose cominciano ad accadere sul serio. Chi l’avrebbe mai detto. Per me l’anno scorso è stato così con il blog della scuola. Volevo scrivere ma non sapevo dove farlo perché il blog era un’entità dimenticata. Un giorno una persona è venuta da me e mi ha detto: “E allora? Riaprilo tu, no? Fai qualcosa”. Oggi, vedendo tutto quello che siamo riusciti a fare a un solo anno dalla rinascita del blog, quanto si è allargato e quanto è vivo, non posso far altro che ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutata lungo questo cammino e che portano avanti il mio progetto iniziale con tanta passione. Non posso far altro che ringraziare tutti voi che ci leggete. Soprattutto, non posso far altro che incoraggiarvi a rendere le vostre passioni parte integrante della vostra vita. Qualsiasi cosa abbiate in mente di fare, iniziatela ora. Qualsiasi cosa credete che vi manchi, createla ora. Vi stupirete nello scoprire quante opportunità si celano dietro ogni ostacolo. E improvvisamente, lo stesso ambiente che prima vi stava stretto, si riempirà di nuovi orizzonti.Liliana
Gaddi
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