Vi siete mai chiesti qual è la principale attività di un turista?
La parola turista, dall’inglese tourist da tour ‘giro, viaggio’ è un termine che si riferisce ad una persona che viaggia in un luogo che non sia la sua città. Avete mai preso un aereo? Immagino di si. Ecco, nell’esatto momento in cui poggiate un piede al di fuori dell’aereo diventate automaticamente turisti.Perché quest’introduzione? Sono una studentessa di Roma, e frequentando una
scuola in pieno centro, incontrare turisti è all’ordine del giorno. Ho notato
che ciò che attira la loro attenzione, sono ovviamente, i luoghi storici e più
conosciuti, come la Fontana di Trevi, il Pantheon, Piazza del Popolo, Piazza di
Spagna, il Colosseo, e così via; però non ho mai visto un singolo turista
vedere, anzi guardare con attenzione i vicoli più stretti e, come diciamo nel
gergo della nostra generazione, "infrattati", quindi nascosti, isolati. Chissà
perché, io li trovo così belli, sarà che per ognuno di noi hanno una storia. Ad
esempio, c’è un vicoletto dietro scuola, parallelo a Via della Croce, dove è
ormai tradizione incontrarsi dopo scuola, anche per un saluto.
Ci sono giorni in cui si resta lì per dieci minuti e altri anche per due, tre ore. Ricordo la prima volta che ci sono andata con un mio amico inglese; gli avevo promesso che l’avrei portato in giro per il centro di Roma e rimase sconvolto quando gli feci vedere questi vicoli, e le zone meno conosciute.
Certo, Roma è una città eterna, e
non metterei mai in discussione la sua bellezza e il suo spessore storico-culturale;
questi posti sono come degli accessori, per renderla ancora più bella, un po’
come le stelle per la luna.
Per non parlare dei vicoli di Trastevere, quelli sono i più belli, tutti colorati, e con mille storie alle spalle. “Ragazzi quindi dopo? Trastevere?”
Quante volte mi ci sono persa!
Il mio posto preferito però è in assoluto Piazza Antiwinston, chiamata così
da noi ragazzi. In realtà non è altro che il parcheggio dell’accademia
d’Egitto. Penso di averci passato alcuni dei momenti più belli e anche brutti
della mia adolescenza. Ecco, quello lì è il mio posto del cuore.
"Avevo visto Roma incendiata da feste, da canti, da gente ubriaca bene. Davvero un momento di gioia collettiva."
I versi scelti dal cantautore non sono casuali, prendiamo come esempio:
"È la notte dei miracoli fai attenzione qualcuno nei vicoli di
Roma ha scritto una canzone", proprio per segnalare ai turisti e agli
stessi romani la sua casa.
Anche Ultimo,
magari più noto ai più piccoli ha dedicato un’intera canzone a Roma. In "Poesia
per Roma" si parla proprio della bellezza nascosta in questi luoghi, in queste
piazzette, vicoli, anche una panchina.
"Ché Roma è Colosseo ma nun è solo
quello
Roma è 'sta panchina rotta che dà sogni a quer pischello
[...]
Non è San Pietro, ma 'sta chiesa che
sta a pezzi
La vera Roma sta nei vicoli, che te turista non apprezzi"
Rivolgendosi
così direttamente ai turisti, invitandoli a visitare non solo i grandi
monumenti, come appunto il Colosseo o San Pietro.
In fin
dei conti, ogni città ha le sue particolarità, come ogni cosa d’altronde. Roma,
la nostra Roma, bella e unica. Mi raccomando, la prossima volta che vi viene a
trovare un parente, un amico, chiunque, portatelo anche in questi posti, e raccontategli
la vostra storia!
Maddalena Sirimarco <3
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