Definita “Il Sacro Graal dello spazio” dal suo ideatore, Elon Musk, la nave spaziale “Starship” promette di portarci su Marte tra meno di quindici anni e
Alta più di 50 metri e con un diametro di 9, potrà portare in orbita fino a 150 tonnellate, con la possibilità di carichi ancora più pesanti se si riuscirà a mettere in atto il rifornimento in orbita terrestre, simile all’aggancio con la stazione spaziale internazionale. Presumibilmente i lanci avverranno dal sito di SpaceX a Boca Chica, piccolo paesino texano al confine con il Messico. L’area verrà probabilmente sgombrata a causa dei sempre maggiori rischi derivanti dai test in alta quota, detti “HOP”, della parte superiore del razzo, ossia quella dove sarà posto il modulo per i passeggeri di cui ad oggi non si conosce ancora la portata.
L’idea di Musk è sempre stata quella di ridurre i costi e accelerare il più possibile lo sviluppo della nave, pertanto essa è stata ideata per essere completamente riutilizzabile: al contrario delle navi precedenti, dove solo il piccolo alloggiamento degli astronauti veniva recuperato, lasciando il resto dei componenti bruciare nell’atmosfera, sia il booster principale che la parte superiore, ovvero la “Starship” vera e propria, atterreranno in verticale sulla piattaforma di lancio o su una secondaria nell’oceano, oltre che in uno dei tre siti di atterraggio su Marte, vicini all’Olympus Mons, la montagna più grande del sistema solare. Al momento siamo già a conoscenza del nome del primo passeggero: Yusaku Maezawa, miliardario fondatore del più grande rivenditore di moda online in Giappone, ZOZO. Egli, infatti, nel settembre del 2018 comunicò l’acquisto, senza rendere noto il prezzo, del primo biglietto per il pianeta rosso, con l’obiettivo di visitarlo del 2023, per quanto questa data sia sempre più utopica: al momento SpaceX sta eseguendo i primi test sulla Starship, mentre il booster è ancora in fase di progettazione e i test sono previsti per la fine del 2021.
Arriverà dunque un futuro dove trasferirsi su Marte sarà come cambiare quartiere?
Filippo Zuzolo
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