Mentre sto scrivendo questo articolo, una capsula si sta lentamente avvicinando verso un pianeta, un pianeta non tanto lontano da noi,
Marte. Questa capsula è stata costruita da noi e contiene all’interno tutti i membri della missione Mars 2020, il rover Perseverance e il piccolo drone Ingenuity, la missione ha lasciato la terra il 30 luglio dello scorso anno, partendo dalla piattaforma di Cape Canaveral sopra un vettore Atlas V, zittendo quindi tutti i dubbi su un possibile rinvio a causa delle complicazioni date dalla pandemia di Covid-19.Il nome del rover venne assegnato a seguito di un concorso vigente in tutte le scuole statunitensi, a vincere fu un ragazzo di seconda media della Virginia, Alexander Mather, che sottolineava come nonostante le miriadi di complicanze che l’uomo dovrà affrontare nel corso del futuro, bisogna continuare a perseverare. Perseverance avrà come obbiettivo principale quello di girovagare per il Cratere Jezero con l’obbiettivo di trovare tracce di vita passata, infatti si crede che anticamente il cratere sia stato il bacino di un lago d’acqua, luogo dove la vita potrebbe essere fiorita; il rover avrà come scopo anche quello di raccogliere dei campioni con il prospetto di poterli recuperare e portarli sulla terra in una missione futura. A fare compagnia a Perseverance sarà Ingenuity, un piccolo drone dalle sembianze di un elicottero che servirà agli ingegneri per capire se è possibile creare missioni che possano volare all’internò dell’atmosfera marziana (densa un centesimo rispetto a quella terrestre).
Ad atterrare quindi non saranno soltanto delle macchine, ma simbolicamente atterrerà anche tutto l’impegno, la costanza e perseveranza che l’uomo sta impiegando e dimostrando per superare ogni avversità gli verrà incontro, affermandosi quindi come esploratore e guerriero e non più guardiano e difensore.
Giuseppe Cirimele
Nessun commento:
Posta un commento