È possibile viaggiare nel tempo?

È possibile viaggiare nel tempo? Tecnicamente sì.

Se due persone indossassero due

orologi perfettamente sincronizzati e una di loro partisse per lo spazio facendo delle orbite intorno alla Terra a circa 28.000 km/h, ritornando sulla Terra si noterebbe che per quest’ultima è passato meno tempo. Se invece la persona si avvicinasse ad un buco nero e ritornasse sulla Terra (per ora non possediamo le tecnologie per farlo), per quella sarebbero passati meno anni rispetto agli altri, poiché più la forza gravitazionale è forte, più il tempo trascorre lentamente. Questo è il fenomeno della dilatazione del tempo, in accordo con la teoria della relatività di Einstein che non prevede l’esistenza di un tempo assoluto a prescindere dallo spazio e dagli eventi, a differenza della fisica classica. Prendendo un esempio più realistico, gli astronauti che hanno passato almeno sei mesi su una stazione spaziale invecchiano 0.005 secondi in meno rispetto agli uomini sulla Terra.

E se si volesse ritornare al passato?

Molti scienziati hanno smentito la possibilità di ritornare al passato, principalmente a causa dei possibili paradossi. Quello più famoso è il paradosso del nonno: se qualcuno tornasse indietro nel tempo e uccidesse suo nonno, non sarebbe quindi mai nato per farlo. Sono state poi proposte delle alternative, come ad esempio la creazione di un’altra linea temporale che non intacca quella da cui si è partiti.

A quanto ne sappiamo viaggiare indietro nel tempo è sempre stato teorizzato. Celebre è il ponte di Einstein-Rosen, noto anche come wormhole o galleria gravitazionale, un ipotetico tunnel spaziotemporale che collegherebbe due buchi neri in cui si potrebbe balzare da un punto all’altro dell’universo. I wormhole richiedono condizioni gravitazionali estreme, anche più di quelle presenti nei buchi neri supermassicci.

Kelly Hu