venerdì 26 marzo 2021

Grammy al femminile


 

“Chi governa il mondo? Le ragazze”.

Così canta Beyoncé nel celebre brano Run the World, ma se nel mondo c’è ancora molto da lavorare, per quanto riguarda questa edizione dei Grammy, l’espressione

calza perfettamente. A partire proprio dalla “regina” Beyoncé, la vittoria di quattro premi ha portato il suo totale in carriera alla cifra record di 28, diventando la donna con più Grammy della storia. Inoltre, questo 2021 costituisce la prima occasione in cui quattro donne soliste diverse vincono le categorie principali (Album of the year, Record of the year, Song of the year e Best New Artist).

L’album dell’anno è andato a Taylor Swift che con il suo Folklore è arrivata ad essere l’unica donna con tre Grammy in questa sezione. Non è rimasta a mani vuote neanche Billie Eilish, che grazie alla sua passione e alla sua bravura, all’età di soli 19 anni è stata premiata per la Best Song Written for Visual Media per il brano No time to Die e per la categoria Record of the Year grazie a Everything I Wanted.

Il titolo di Miglior nuovo artista è stato invece aggiudicato da Megan Thee Stallion, che è anche stata la prima donna a vincere per la Best Rap Song. Infine, ha festeggiato un vero e proprio trionfo grazie al remix del suo brano Savage, realizzato con Beyoncé e il marito Jay-Z, che le ha fatto ottenere il Grammy per la Best Rap Performance.

In aggiunta, oltre al female empowerment, i Grammy sono serviti anche a dare voce al movimento Black Lives Matter e agli appelli contro le discriminazioni razziali. Per iniziare, il premio della migliore canzone dell’anno è andato alla cantautrice H.E.R. per I Can’t Breath, brano intitolato come le ultime parole di George Floyd. Infine, in seguito all’esibizione del rapper Lil Baby è stato fatto un appello al neopresidente Biden per la giustizia e l’uguaglianza.

In Italia, la situazione è ben diversa. Le classifiche sono a trazione maschile, si stima infatti che solo 8 artiste rientrino nella Top 100 degli album, e che queste siano tutte oltre la ventesima posizione se non in collaborazione con degli uomini.

La strada è ancora lunga, ma per il momento non ci resta che congratularci con tutte queste ragazze che grazie alla loro dedizione hanno raggiunto dei successi e risultati straordinari, contribuendo non solo all’innovazione nel campo della musica, ma anche alla considerazione del ruolo della donna nella società.

Giorgia Gambarini

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