lunedì 29 marzo 2021

Questa piccola manovra ci costerà 51 anni

 

Ogni appassionato di fantascienza conoscerà questa celeberrima frase di

 Interstellar, ma cosa succede realmente in questa scena? Mentre i protagonisti stanno tentando di fuggire da un’area remota dell’universo sono costretti ad avvicinarsi ad un buco nero, il quale rallenta il tempo, facendogli apparire quello sulla terra accelerato. 



Ogni volta che si discute di un film fantascientifico è fondamentale analizzare se esso si basi su fondamenta più o meno concrete o su pura fantasia dell’autore. Si può dunque replicare in qualche modo ciò di cui abbiamo discusso? Per quanto possa sembrare assurdo, ogni giorno noi possiamo rallentare il tempo: secondo la legge della relatività ristretta di Einstein con l’aumentare della velocità o della gravità lo spazio si restringe, dilatando quindi il tempo con un rapporto esprimibile con una parabola che raggiunge il suo culmine quando si viaggia alla velocità della luce. 

Una volta conosciuta la teoria, come la si mette in pratica?  Se consideriamo due gemelle, che per questa spiegazione diremo essere nate nello stesso istante, una che fa una vita sedentaria e l’altra che fa la hostess di volo, scopriremo che la hostess sarà più giovane della sorella di qualche millisecondo. Detto questo per poter avere effetti significativi dovremmo raggiungere velocità vicine a quella della luce, considerando che la velocità massima mai raggiunta da un oggetto costruito dall’uomo è circa 95 km/s, che a confronto dei 299.792 km/s dei fotoni non sono nulla.

 In realtà, per quanto non sia più attuabile, c’è un altro modo per rallentare le lancette dell’orologio: se non si può accelerare, basta avvicinarsi ad un’oggetto con una massa significativa, come il buco nero di Interstellar. Per quanto ciò teoricamente possa essere meno difficile del raggiungere la velocità della luce, per avvicinarsi ad un corpo con abbastanza massa, in anni invece che secoli o millenni, servirebbero comunque poco meno dei circa 300.000 km/s della luce, che abbiamo già classificato come al momento irraggiungibili. 

In conclusione possiamo dire che rallentare il tempo è senza dubbio possibile e tecnicamente lo facciamo ogni giorno, ciononostante per poter partire in un viaggio spaziale e tornare nel momento in cui i nostri figli avranno la nostra età servirebbero tecnologie che al momento non sono neppure immaginabili, se non in ambienti fantascientifici.

Filippo Zuzolo

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