lunedì 12 aprile 2021

Babele: Un mercato

 


Yallah... Yallahh... Minareti: si sono trasferiti al piano terra. Dov'è che vai? Attento al

portafogli. Camminano in mille,

deinde centum,

deinde altera mille.

Tutti in versi diversi, tutti in due versi. Seguono frecce invisibili sull'asfalto. Destra, sinistra, cosa desidera il tuo stomaco? Cercatrova. Sono verdi le verdure, colorati i frutti. Perché? Per attirare le api.

Vos non vobis.

Continuano a camminare, chi fasciata in veli, chi con felpe tarocche e scarpe sgargianti. Il sorge sole. Il sole sorge. Sono fitte le nuvole sopra la città. Fitte, fitte che non fanno passare neanche un raggio. Sono sporche le tende. Sporche, sporche... Assaggia, ti dico, assaggia. Questo ha detto, forse, non so, non capisco: non comprendo la sua lingua. Je ne parle pas français. Tourist ah? Even with this virus? No, not a tourist, I study here. Is good.

Try it.

Dans mon pays... È una noce, la metto in bocca: buona. 1kg, 4 euro. Ne vale la pena. Che ci faccio? Asciugamani, vestiti, calze, scarpe, teli, tessuti, cappelli: tutti in vendita. Compra, di diman non v'è certezza. Compra, acquista, affitta, baratta. To buy or not to buy: to take arms against a sea of troubles. Metto una scarpa dietro l'altra, si inseguono senza mai toccarsi, un piede e l'altro, il primo ed il secondo: prima primi poi secondi, poi ancora primi. Ogni sporcizia si nasconde tra le pieghe delle suole. Legumi, plastica, vetri, terra. Excusez-moi. Yalllllaaahhhhhhhh. Ho urtato contro una signora. Il figlio mi manda affanculo in francese o in arabo: non so, non li distinguo. Chi ha vinto a Roncisvalle? Chanson de Rolande. Fortestrepita il vendicianfrusaglie: invita al bazar ogni conintascaqualchesoldo. I banchetti sono marci, le gambe non reggono le merci. Le belle dame sans Merci. Non ha saputo sopportare il peso delle sue colpe. Si è rubato la vita. Ayenbite of inwit.  Parlano, strepitano: urla e voci che si mischiano. Lingue varie, accenti variabili. Diventano uno in un unico vortice. E pluribus unum. The allmighty dollar. Abbiamo ricostruito la torre di Babele. Non potrà abbaterla.

Il linguaggio del mercato mi avvolge, penetrando nei pori e trai capelli, accerchiando i timpani e le corde vocali: nulla a trattenerlo, nulla a limitarlo. Un coro sconfinato. Polifonia perfettamente calibrata. Uni-sono. Ollala ollala vendu Wala Wala Morisha vendu rabadam Yalla yalla Nakarim Nakarim vendu A louer.

Occhi di lino sopra la maschera. Forme morbide nascoste dal giaccone pesante. 22-23 anni. Forse più giovane, forse più vecchia. Jeans strappati. La guardo mi guarda ci guardiamo. Vi guardate? Reciproco. Tre diventa un terzo. Ciglia finte, vere. Occhi allungati di Persia. Mi incaglio nelle sue pupille. Nere. Nero latte del mattino, beviamo... E i tuoi capelli di cenere Sulamith. I capelli, lunghi, pendono tutti dal lato sinistro. La fanno sembrare più alta. Chissà come è il viso sotto la maschera... Il naso, la bocca, i denti, le narici. Belle e brutte contemporaneamente: devi aprire la scatola per vedere se il gatto è vivo o morto. Schrodinger. What's life? Ma bastano gli occhi. Vende calze da uomo. M S L. Troppo piccole, non mi interessano. Passo avanti. Non mi interessano. Non mi interessi. Urto un'altra signora. Non dice niente non si gira. Passa avanti. È di fretta. Sono tutti dannatamente di fretta.

Non ho controllo su dove mi muovo. La corrente mi scaraventa fluida da un lido all'altro, da un mercante all'altro. Baciò la sua petrosa Itaca, Ulisse. Proposte diverse, spesso simili. Segui la marea. Il sole si fa di nuovo nascondere dalle nubi. Bulle. Giochiamo a nascondino? Il cielo sarà il nostro parcogiochi. Sulle rive del Tevere c'è tanto spazio vuoto. Una radice enorme, che scava fino al centro della terra, e due bimbi annoiati. Scava. Tirala fuori. Non riesco. Non riesco. Faccio io. Non riesci neanche tu. Alla fine, prendono un bastone lungo, con un'estremità appiattita a modo di pala. Spingi. Sradicheremo la radice. Datemi una leva e solleverò il mondo. Ne sei sicuro? Mi pare tu stia esagerando. È d'oro la mia corona? Eureka. Una volta si pagava con monete d'argento. I soldi mica si stampavano.

Credit card? Nononononononono no credit card.

Cash.

E fa il gesto con la mano. Scavo nel portafogli. Gli ultimi cinque euro. Gli ultimi saranno i primi. Magra consolazione. È più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago... La città di Dio. Lo studio di Sant'Agostino e l'estate e il mare. Lutero. Solenne e paffuto. Lay crossed.

Five is not enough: We said seven. It's all I got. I'll take it. Rubare il pane dalla bocca degli affamati. Continuo a frugare. Una sterlina di qualche anno fa: un giorno varrà qualcosa. Si ossidano i penny, finché non riesci nemmeno a riconoscerli. Non vogliamo più invecchiare. 5 euro, 8 minuti di buon umore: sono inclusi, lo sconto non li intacca. Un gingillo di poco conto. Non si portano più gli orologi da taschino, con quelle catenine d'oro e quei meccanismi rumorosi. Avere il tempo in tasca. Tasca. Task. Come computer. Inserisci il compito.

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Tratto intermittente. Come rappresentare il tempo nello spazio? Nacheinander Nebeneinander. Noi lo eseguiremo. Cosa? Il compito. Hai già perso il filo? Chi? Tutti. Chi non obbedisce? Difettoso, cambiare pezzi o rottamare/riciclare. C'è un barbone ubriaco sul ciglio della strada. Liquido. Liquido. Giù per la gola inondandola. Giù nell'esofago e attraverso lo stomaco. Fa male al fegato l'alcol. Quante ne hai già bevute? Non risponde e tira la linguetta di ferro. Clank. Fa un rumore di gas che scappa. Ypres. Nonno, nonno morto nella grande guerra... Bevo per dimenticare. Cosa? Mi sono dimenticato. Conosci te stesso: sì e dopo scordalo. La birra è buona, fa ridere. Meglio se in compagnia. Lo vuoi un panino? Alzati, alzati, c'è un letto che ti aspetta. No, voglio aperte le ali: I want to break free. Le discoteche, bei tempi. I pantaloni costavano. Che sballo. Che pupe. Anni d'oro. È vecchio ora. Sei vecchio, vecchio, vecchio... Non c'è più carne sulle ossa. Sembri un giunco. E il vento ti piega ma non ti spezza. Fischia il vento d'inverno. Dove vanno le anatre quando il lago ghiaccia? Bevi, bevi, continui a bere. Nunc est bibendum. I libri di scuola. Qualche franco per comprarli. Ma sono più belli i soldatini dei libri. Qualche soldo, Pinocchio. Non ti azzardare, e schiocca la cinghia, non ti azzardare più. È rossa la pelle dopo la frusta, rossa di sangue. Irrorano ogni angolo, ogni millimetro, le frasche rigogliose dei capillari: si piegano, sì, ma non si spezzano. La quercia non si piega e si spezza. Io mi piego e mi spezzo. Il vecchio continua a bere, litro dopo litro, lattina dopo lattina. Niente cibo, niente acqua. Perché quel signore dorme per strada? Non ti preoccupare tesoro, sta schiacciando un pisolino. Non fa in tempo ad arrivare l'ambulanza. Sta scritto (nel referto): "Con tanto alcol in corpo poteva aprire una distilleria". Un orizzonte professionale. Ottimo, troverà lavoro presto: assicurato.

Divago. Bello inventare storie. Unisci due parole: avrai qualcosa da raccontare. Uomo-pistola. Impugnava il freddo ferro, tremando, mortale. Ne aveva avuto abbastanza. Non ne poteva più. La libertà è lontana uno schiocco di dita. Libertà da chi? Da lui ovvio. Ma lui chi? Rivale in amore/politica/denaro, assassino, ladro, traditore, fratello, padre malvagio (mai conosciuto), strozzino, sé stesso. Inserisci quello che preferisci. Note to self: Evita rime. Possibilità non infinite, ma incalcolabili. Scegli come proseguire la storia. Spara o non spara? La differenza tra realtà e letteratura. La seconda la governi, la prima ti governa. Siamo personaggi di un grande romanzo. Chi scrive? Dio è una macchina da scrivere che scrive da sola. Non sa cosa scrive, scrive lettere a caso

In principio era il verbo

E il verbo era presso Dio

E il verbo era Dio

Il nostro ordine è il caso di Dio. The world is everything that is the case. Caso≠Case.

Continuo a camminare per il mercato, le dita gelate, i calli dolenti: una domenica di festa. Ognuno ricrea il vecchio mondo nel nuovo. Cosa succede quando il tuo nuovo è il vecchio di qualcun altro? Cacao, Montezuma, Cortez. Prima gli Aztechi. Se non ti fondi finisce male. Si è fusa la tavoletta che avevo in tasca: peccato: cioccolata belga: pantaloni (quasi) puliti. Non più. Oggi è giorno di riposo. Mi avvio verso la fine del girone. Tre volte il fé girar con tutte l'acque. La marea mi conduce all'ultima ringhiera. Le vocicoro si armonizzano tra loro. Insieme sono la melodia di un unico celestiale strumento. Lingue diverse. Abbiamo costruito la torre di Babele. Non la abbatterà.

Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra.

Guardali ora. Nothing beside remains. Passo il varco: una puzza di gas mi ammorba i polmoni. Catrame. Petrolio. Trattengo il respiro. Timidi cadono dei raggi. Luce fu. Guardo oltre le nubi. E quindi uscimmo a riveder le stelle.

Tancredi Bendicenti

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