Yallah... Yallahh... Minareti: si sono trasferiti al piano terra. Dov'è che vai? Attento al
portafogli. Camminano in mille,deinde centum,
deinde altera mille.
Tutti in versi diversi,
tutti in due versi. Seguono frecce invisibili sull'asfalto. Destra, sinistra,
cosa desidera il tuo stomaco? Cercatrova. Sono verdi le verdure, colorati i
frutti. Perché? Per attirare le api.
Vos non vobis.
Continuano a camminare, chi
fasciata in veli, chi con felpe tarocche e scarpe sgargianti. Il sorge sole. Il
sole sorge. Sono fitte le nuvole sopra la città. Fitte, fitte che non fanno
passare neanche un raggio. Sono sporche le tende. Sporche, sporche... Assaggia,
ti dico, assaggia. Questo ha detto, forse, non so, non capisco: non comprendo
la sua lingua. Je ne parle pas français. Tourist ah?
Even with this virus? No, not a tourist, I study here. Is good.
Try it.
Dans mon pays... È una noce,
la metto in bocca: buona. 1kg, 4 euro. Ne vale la pena. Che ci faccio?
Asciugamani, vestiti, calze, scarpe, teli, tessuti, cappelli: tutti in vendita.
Compra, di diman non v'è certezza. Compra, acquista, affitta, baratta. To buy or not to buy: to take arms against a sea of troubles. Metto una scarpa dietro
l'altra, si inseguono senza mai toccarsi, un piede e l'altro, il primo ed il
secondo: prima primi poi secondi, poi ancora primi. Ogni sporcizia si nasconde
tra le pieghe delle suole. Legumi, plastica, vetri, terra. Excusez-moi.
Yalllllaaahhhhhhhh. Ho urtato contro una signora. Il figlio mi manda affanculo
in francese o in arabo: non so, non li distinguo. Chi ha vinto a Roncisvalle?
Chanson de Rolande. Fortestrepita il vendicianfrusaglie: invita al bazar ogni
conintascaqualchesoldo. I banchetti sono marci, le gambe non reggono le merci. Le
belle dame sans Merci. Non ha saputo sopportare il peso delle sue colpe. Si è
rubato la vita. Ayenbite of inwit.
Parlano, strepitano: urla e voci che si mischiano. Lingue varie, accenti
variabili. Diventano uno in un unico vortice. E pluribus unum. The allmighty
dollar. Abbiamo ricostruito la torre di Babele. Non potrà abbaterla.
Il linguaggio del mercato mi
avvolge, penetrando nei pori e trai capelli, accerchiando i timpani e le corde
vocali: nulla a trattenerlo, nulla a limitarlo. Un coro sconfinato. Polifonia
perfettamente calibrata. Uni-sono. Ollala ollala vendu Wala Wala Morisha vendu
rabadam Yalla yalla Nakarim Nakarim vendu A louer.
Occhi di lino sopra la
maschera. Forme morbide nascoste dal giaccone pesante. 22-23 anni. Forse più
giovane, forse più vecchia. Jeans strappati. La guardo mi guarda ci guardiamo.
Vi guardate? Reciproco. Tre diventa un terzo. Ciglia finte, vere. Occhi
allungati di Persia. Mi incaglio nelle sue pupille. Nere. Nero latte del
mattino, beviamo... E i tuoi capelli di cenere Sulamith. I capelli, lunghi,
pendono tutti dal lato sinistro. La fanno sembrare più alta. Chissà come è il
viso sotto la maschera... Il naso, la bocca, i denti, le narici. Belle e brutte
contemporaneamente: devi aprire la scatola per vedere se il gatto è vivo o
morto. Schrodinger. What's life? Ma bastano gli occhi. Vende calze da uomo. M S
L. Troppo piccole, non mi interessano. Passo avanti. Non mi interessano. Non mi
interessi. Urto un'altra signora. Non dice niente non si gira. Passa avanti. È
di fretta. Sono tutti dannatamente di fretta.
Non ho controllo su dove mi
muovo. La corrente mi scaraventa fluida da un lido all'altro, da un mercante
all'altro. Baciò la sua petrosa Itaca, Ulisse. Proposte diverse, spesso simili.
Segui la marea. Il sole si fa di nuovo nascondere dalle nubi. Bulle. Giochiamo
a nascondino? Il cielo sarà il nostro parcogiochi. Sulle rive del Tevere c'è
tanto spazio vuoto. Una radice enorme, che scava fino al centro della terra, e
due bimbi annoiati. Scava. Tirala fuori. Non riesco. Non riesco. Faccio io. Non
riesci neanche tu. Alla fine, prendono un bastone lungo, con un'estremità
appiattita a modo di pala. Spingi. Sradicheremo la radice. Datemi una leva e
solleverò il mondo. Ne sei sicuro? Mi pare tu stia esagerando. È d'oro la mia
corona? Eureka. Una volta si pagava con monete d'argento. I soldi mica si
stampavano.
Credit card?
Nononononononono no credit card.
Cash.
E fa il gesto con la mano.
Scavo nel portafogli. Gli ultimi cinque euro. Gli ultimi saranno i primi. Magra
consolazione. È più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago... La
città di Dio. Lo studio di Sant'Agostino e l'estate e il mare. Lutero. Solenne e paffuto. Lay crossed.
Five is not enough: We said seven. It's all I got. I'll take it. Rubare il pane dalla bocca
degli affamati. Continuo a frugare. Una sterlina di qualche anno fa: un giorno
varrà qualcosa. Si ossidano i penny, finché non riesci nemmeno a riconoscerli.
Non vogliamo più invecchiare. 5 euro, 8 minuti di buon umore: sono inclusi, lo
sconto non li intacca. Un gingillo di poco conto. Non si portano più gli
orologi da taschino, con quelle catenine d'oro e quei meccanismi rumorosi.
Avere il tempo in tasca. Tasca. Task. Come computer. Inserisci il compito.
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_
Tratto intermittente. Come rappresentare
il tempo nello spazio? Nacheinander Nebeneinander. Noi lo eseguiremo. Cosa? Il
compito. Hai già perso il filo? Chi? Tutti. Chi non obbedisce? Difettoso,
cambiare pezzi o rottamare/riciclare. C'è un barbone ubriaco sul ciglio della
strada. Liquido. Liquido. Giù per la gola inondandola. Giù nell'esofago e
attraverso lo stomaco. Fa male al fegato l'alcol. Quante ne hai già bevute? Non
risponde e tira la linguetta di ferro. Clank. Fa un rumore di gas che scappa.
Ypres. Nonno, nonno morto nella grande guerra... Bevo per dimenticare. Cosa? Mi
sono dimenticato. Conosci te stesso: sì e dopo scordalo. La birra è buona, fa
ridere. Meglio se in compagnia. Lo vuoi un panino? Alzati, alzati, c'è un letto
che ti aspetta. No, voglio aperte le ali: I want to break free. Le discoteche,
bei tempi. I pantaloni costavano. Che sballo. Che pupe. Anni d'oro. È vecchio
ora. Sei vecchio, vecchio, vecchio... Non c'è più carne sulle ossa. Sembri un
giunco. E il vento ti piega ma non ti spezza. Fischia il vento d'inverno. Dove
vanno le anatre quando il lago ghiaccia? Bevi, bevi, continui a bere. Nunc est
bibendum. I libri di scuola. Qualche franco per comprarli. Ma sono più belli i
soldatini dei libri. Qualche soldo, Pinocchio. Non ti azzardare, e schiocca la
cinghia, non ti azzardare più. È rossa la pelle dopo la frusta, rossa di
sangue. Irrorano ogni angolo, ogni millimetro, le frasche rigogliose dei
capillari: si piegano, sì, ma non si spezzano. La quercia non si piega e si
spezza. Io mi piego e mi spezzo. Il vecchio continua a bere, litro dopo litro,
lattina dopo lattina. Niente cibo, niente acqua. Perché quel signore dorme per
strada? Non ti preoccupare tesoro, sta schiacciando un pisolino. Non fa in
tempo ad arrivare l'ambulanza. Sta scritto (nel referto): "Con tanto alcol
in corpo poteva aprire una distilleria". Un orizzonte professionale.
Ottimo, troverà lavoro presto: assicurato.
Divago. Bello inventare
storie. Unisci due parole: avrai qualcosa da raccontare. Uomo-pistola.
Impugnava il freddo ferro, tremando, mortale. Ne aveva avuto abbastanza. Non ne
poteva più. La libertà è lontana uno schiocco di dita. Libertà da chi? Da lui
ovvio. Ma lui chi? Rivale in amore/politica/denaro, assassino, ladro,
traditore, fratello, padre malvagio (mai conosciuto), strozzino, sé stesso.
Inserisci quello che preferisci. Note to self: Evita rime. Possibilità non
infinite, ma incalcolabili. Scegli come proseguire la storia. Spara o non
spara? La differenza tra realtà e letteratura. La seconda la governi, la prima
ti governa. Siamo personaggi di un grande romanzo. Chi scrive? Dio è una
macchina da scrivere che scrive da sola. Non sa cosa scrive, scrive lettere a
caso
In principio era il verbo
E il verbo era presso Dio
E il verbo era Dio
Il nostro ordine è il caso
di Dio. The world is everything that is the case. Caso≠Case.
Continuo a camminare per il
mercato, le dita gelate, i calli dolenti: una domenica di festa. Ognuno ricrea
il vecchio mondo nel nuovo. Cosa succede quando il tuo nuovo è il vecchio di
qualcun altro? Cacao, Montezuma, Cortez. Prima gli Aztechi. Se non ti fondi
finisce male. Si è fusa la tavoletta che avevo in tasca: peccato: cioccolata
belga: pantaloni (quasi) puliti. Non più. Oggi è giorno di riposo. Mi avvio
verso la fine del girone. Tre volte il fé girar con tutte l'acque. La marea mi
conduce all'ultima ringhiera. Le vocicoro si armonizzano tra loro. Insieme sono
la melodia di un unico celestiale strumento. Lingue diverse. Abbiamo costruito
la torre di Babele. Non la abbatterà.
Venite, costruiamoci una
città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non
disperderci su tutta la terra.
Guardali ora. Nothing beside
remains. Passo il varco: una puzza di gas mi ammorba i polmoni. Catrame.
Petrolio. Trattengo il respiro. Timidi cadono dei raggi. Luce fu. Guardo oltre
le nubi. E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Tancredi Bendicenti
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