Gris è un videogioco sviluppato dalla casa videoludica
Nomada Studio e pubblicato per Ios, Play Station, Microsoft e Nintendo Switch.
È un videogioco di genere Platform, ma che ha poco a che vedere con prodotti dello stesso genere,
come Super Mario o Crash Bandicoot; il gioco, infatti, è un insieme di grafiche mozzafiato, piacevoli colonne sonore e un messaggio profondo, destinato a giocatori di tutte le età; dai più piccoli, fino a coloro che rientrano in età più adulte.L’arte di questo videogioco è a dir poco
sopraffina, con scelte di colori impeccabili e disegni di stampo minimalista estremamente
curati (tant’è che durante la mia esperienza di gioco non era raro che mi
fermassi ad ammirare gli incredibili panorami che Gris offriva).
I disegni, però, non sono l’unica cosa che
rendono questo gioco una vera perla del campo videoludico; esso, difatti,
tratta la tragedia del lutto e i processi di guarigione che ne conseguono in
chiave di metafora, rappresentata anche dalle cinque fasi del lutto.
Negazione
La storia inizia con la protagonista, anche
lei di nome Gris, la quale canta una meravigliosa melodia sulla mano di una
gigantesca statua di una donna, circondata da un mondo luminoso e colorato. Presto
però ella perde la voce ed il mondo intorno a incomincia a sgretolarsi e ad ingrigirsi,
finché la statua che la sorregge, non si distrugge completamente, lasciando la
protagonista a cadere nel vuoto.
La negazione nel lutto è quando si gestisce
lo shock della perdita, permettendo unicamente alle informazioni che possiamo
gestire l’accesso; similmente Gris si ritrova in un mondo completamente privo
di colori, debole e, mano a mano che si fa strada in quel mondo desolato, la
visuale del giocatore si allarga, simboleggiando come la protagonista stia lentamente
ricominciando a lasciar entrare tutto ciò che la circonda.
Rabbia
Gris raggiunge una statua simile a quella in
cui si trovava ad inizio gioco e presto il mondo viene investito da un rosso
intenso, che simboleggia l’ira che la ragazza prova.
In questa parte del gioco, forti venti,
rappresentanti il sentimento trascinante che è la rabbia, non permettono al
giocatore di avanzare, ben presto, però, la protagonista impara a non lasciarsi
andare alla rabbia ed impara a trasformare il suo corpo in una pesante roccia.
Con il nuovo potere Gris comincia a sfogarsi
su oggetti che la circondano, distruggendo vasi e ponti, finché eventualmente
non fa del male ad un piccolo robot; il suo dolore, quindi, finisce per fare
male a qualcun altro. Immediatamente giunge un ammasso di farfalle, nere come
la pece, che si fondono e divengono un enorme uccello, rappresentante i pensieri
più oscuri della ragazza.
Patteggiamento
Nel secondo capitolo del gioco il mondo si ricopre
di verde e Gris inizia la fase del patteggiamento.
Durante il lutto è normale sentirsi impotenti
di fronte alle avversità della vita, ed è molto comune compensare con tale
sensazione di debolezza, cercando di stipulare patti (spesso con la figura
divina) in cambio di miglioramenti nella situazione in cui ci si trova.
Questa dinamica del lutto è rappresentata nel
gioco da una foresta di alberi, le quali chiome (essenziali per potersi muovere
da una zona all’altra del bosco) sono in grado di svanire.
Le chiome rosse, rappresentanti le scelte
della protagonista, svaniscono e ,successivamente, ricompaiono ogni qual volta
quest’ultima salta, mentre le chiome verdi, rappresentanti le scelte degli
altri, scompaiono e ricompaiono periodicamente, indipendentemente dalle azioni
di Gris. Questa dinamica di gioco simboleggia come la protagonista stia cominciando
a distinguere ciò su cui è davvero in controllo e ciò che non può essere cambiato.
Depressione
Il mondo è investito da un nuovo colore; il
blu. Questo capitolo è ambientato in un paesaggio acquatico, dove Gris apprende
un nuovo potere; la capacità di trasformare ella stessa in una manta,
rappresentando come la protagonista si senta libera dal peso del dolore,
scappando dalla realtà e lasciandosi andare alla depressione. Col suo nuovo
potere la ragazza è libera di esplorare sempre più in profondità, ma come nella
depressione, più si va in fondo, più è difficile uscire; le acque diventano
sempre più oscure, finché Gris non è avvolta completamente dalle tenebre. Ad
aiutare lei ed il giocatore è una tartaruga dal guscio rosso cremisi, rappresentante
la rabbia e quindi il desiderio di combattere della protagonista, che guida il
giocatore lungo le profondità più oscure.
Accettazione
Ci ritroviamo dove la storia è cominciata; ai
piedi dell’enorme figura femminile, ed il giallo, simbolo dell’accettazione,
investe il cielo, rivelando un’enorme luna color avorio. Purtroppo però la vita
non è così semplice, ed accettare il lutto non è qualcosa di immediato, ma
piuttosto un processo lento, su cui bisogna lavorare; la fiera nera ricompare e
fa a pezzi la statua, prima di cominciare ad inseguire la protagonista, costringendola
a tornare dentro le acque della depressione. La belva si trasforma in un’enorme
murena e rincorre la protagonista, con le fauci aperte, pronte ad ingoiarla. La
creatura, per quanto Gris nuoti svelta, è ormai alle calcagna, quando
improvvisamente la tartaruga corre in aiuto, costringendo il mostro alla fuga.
Perduta tra gli abissi della depressione, la
protagonista è guidata da coralli luminosi, colorati di giallo, verso l’uscita;
sottintendendo, come anticipato prima, che l’accettazione è un traguardo che si
ottiene a piccole dosi.
La Fine
Gris giunge in una città in alto nel cielo e,
dopo aver risolto diversi enigmi e aver instaurato nuove amicizie con le creature
di quel mondo incantato, finalmente riacquista la voce ed intona una maestosa
melodia. Purtroppo, però, il mostro nero, rappresentate i pensieri più oscuri
della ragazza, ricompare, ma stavolta la protagonista è pronta ed intenzionata
ad affrontarla una volta per tutte; la creatura risucchia tutti i colori del
mondo, e con loro anche la protagonista.
Gris finalmente accetta davvero la perdita
che ha subito; per quanto la vita non sarà mai davvero come era prima, ella ha
compreso di dover continuare a vivere; la creatura si dissipa per sempre e Gris
è libera di tornare finalmente a casa.
Giocare Gris è stata un’esperienza unica, che mi ha commosso ben più di una volta.
Spero davvero che questo articolo possa indurvi a comprare questo gioco e a
provare con la vostra pelle l’incredibile ricchezza che quest’opera d’arte ha
da offrire; per tutti coloro che lo giocheranno, auguri e buon divertimento.
Marco Panzironi
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