Chiudiamo così questo secondo anno del Blog. Continueremo a farvi compagnia durante l'estate con una pubblicazione a settimana (il Blog d'estate) per ripartire con più energia il prossimo settembre. L'ultimo articolo è lasciato a Tancredi Bendicenti che ci ha deliziato in questi due anni. Lui e i ragazzi della maturità ci mancheranno molto il prossimo anno, ma resteranno sempre parte della nostra famiglia!
La fine di una strada fa sempre paura. O meglio, fa paura la prospettiva di imboccarne una nuova. Nostra Signora Nostalgia, tessuta di seta, abbraccia ricordi che già cominciano a sbiadire. Bendati, si va avanti.
Se ne è andato anche quest'anno, il primo, intero, del Blog. Siamo cambiati, ci siamo trasformati, ci siamo adattati. La redazione è raddoppiata, e le spinte creative che la determinano sono aumentate esponenzialmente. Molteplici gli stili, innumerevoli i temi. Siamo cresciuti, insomma. E cresceremo, crescerete, ragazzi, ancora. Dopo un anno e mezzo di partecipazione, iniziato con un improbabile incontro in biblioteca, con un'offerta che non potevo rifiutare, finisce, per me, quest'avventura. Ed insieme se ne vanno, in ordine alfabetico: Eugenia Elifani, Flavia Gatti, Kelly Hu, Marco Panzironi, Livio Sacchetto, e Federico Tortorella. La maturità ci attende, e poi, si spera, l'università. Siamo diventati grandi, o forse vecchi (dipende a chi si chiede). Mi porterò dietro più di un buon ricordo di questa esperienza, di questa scuola, di questi compagni. Il Blog continuerà senza di noi (probabilmente migliorerà) ed una nuova generazione si farà avanti. Osserverò, osserveremo, attenti.
Finisco il mio ultimo articolo come ho sempre pensato di finirlo, come è necessario che finisca:
"Ma s'io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso
Mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino, poi sono nato fesso
E quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare
Ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare..."
Ed il resto lo lascio all'immaginazione di chi non sa, o alla memoria di chi conosce.
Tancredi Bendicenti
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