domenica 8 agosto 2021

Blog d'estate: Quando il sogno diventa realtà



Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,

Silenziosa luna?

(G. Leopardi, 

Canto notturno di un pastore errante dell'Asia)


 Il 2021 sarà ricordato, oltre per l’annoso problema del Coronavirus, anche per il primo viaggio privato effettuato nello spazio.

 

Ma è veramente iniziato il turismo spaziale?

 Lo spazio, la luna, le stelle, hanno affascinato per secoli poeti, artisti, scienziati.

 Per anni l’obiettivo primario delle potenze mondiali è stato infatti quello di andare sulla luna, sicuramente per motivi geopolitici, relativi ad esempio alla competizione esistente negli anni ’60 tra Stati Uniti e Russia, ma anche per sete di conoscenza, per motivi scientifici, volti a raccogliere informazioni sulla struttura stessa dello spazio.

 Ma se pochi uomini possono vantarsi di essere andati nello spazio o di aver toccato il suolo lunare, anche noi comuni mortali abbiamo beneficiato negli anni delle innovazioni e delle tecnologie che sono state scoperte e messe in pratica dall’allunaggio in poi, basti pensare agli sviluppi nel campo della meteorologia, delle telecomunicazioni, della medicina.

 Numerose invenzioni ideate per lo Spazio sono infatti oggi usate da noi tutti; non dimentichiamo, ad esempio, che oggi possiamo navigare su internet e usare il GPS grazie ai satelliti messi in orbita dalla NASA.

 Sono trascorsi oltre cinquanta anni da quel 20 luglio 1969, giorno in cui Neil Armstrong e Buzz Aldrin toccarono, con l’Apollo 11, per la prima volta nella storia dell'umanità, il suolo lunare. Fu un giorno storico; mia nonna è solita ancora ricordare quella memorabile serata, un momento epico ed emozionante per l’epoca.

 Da allora il sogno di molti uomini, sicuramente facoltosi, è stato quello di emulare i famosi astronauti.

 Il primo turista spaziale privato, che ha pagato cioè un biglietto per andare nello spazio, è stato il miliardario americano Dennis Tito, che il 28 aprile 2001 partì con la navetta Soyuz, di proprietà del governo russo, alla volta della Stazione Spaziale e vi rimase otto giorni. 

 Ma è solo quest’anno, nel 2021, precisamente a luglio, che è stato effettuato il primo viaggio nello spazio interamente privato.

 L’11 luglio, infatti, Richard Branson, il miliardario fondatore della Virgin Galactic, ha compiuto il primo volo suborbitale privato, durato 11 minuti.

 Il 20 luglio, un altro miliardario, Jeff Bezos, storico fondatore di Amazon, è partito con la New Shepard, la navetta costruita dalla sua azienda, la Blue Origin. 

 La novità dei viaggi effettuati da questi due miliardari, non sta nel fatto che siano andati nello spazio, bensì che lo abbiano fatto con i propri mezzi.

 Andare nello spazio sembra ormai non essere più un viaggio impossibile, ma è di certo ancora decisamente esclusivo e riservato a pochi.

 Occorre ricordare però che non si tratta di un vero e proprio viaggio sulla Luna, ma per 250.000 dollari si può acquistare dalla Virgin Galactic, un biglietto per il 2022 ed avere due ore di volo e cinque minuti in assenza di gravità.

 Poco tempo e troppi soldi? Forse. Però è pur sempre “un piccolo passo per l’uomo, ma un grande passo per l’umanità”, come disse Armstrong quando mise piede sulla luna.

 E’ il sogno che diventa realtà.

Filippo Maria Giovannini

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