Grafica di Giulia Yu
Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito ad una rivoluzione industriale e tecnologica che ha stravolto le vite di tutti, ci ha reso ancora più partecipi del mondo in cui viviamo e nel quale interagiamo; ci ha offerto, inoltre, la possibilità di reperire tutte le informazioni necessarie alla vita di tutti i giorni.
Tuttavia, i costi dell’applicazione di tali innovazioni nel business sono sempre stati elevati. La convenienza dell’investimento in campo tecnologico sarebbe quella di avere di più impiegando meno, cosa che dal punto di vista pratico è stata verificata in diversi contesti; ma in ambito economico i costi operativi non sono mai diminuiti.
Grazie al continuo processo di modernizzazione, sono stati realizzati i sistemi di cloud computing che hanno, oltre che abbattuto i costi, reso possibile la realizzazione di nuovi strumenti ed esperienze personalizzate per i clienti.
Attraverso questo servizio è possibile consultare i dati della propria attività in tempi ridotti e in maniera organizzata, risparmiando i costi dei tradizionali data centers e server fisici.
Nel mondo dinamico in cui viviamo, è necessario che gli imprenditori abbiano la possibilità di reperire informazioni in maniera rapida e funzionale per accelerare il processo decisionale, aumentando l’efficienza e garantendo un servizio migliore al cliente.
Grazie alla tecnologia, la produzione di dati è aumentata a dismisura, tuttavia ciò non aumenta la produttività se le informazioni vengono dimenticate nei meandri dei server dell’organizzazione (basti pensare che circa il 70% delle informazioni immagazzinate rimangono in disuso).
Si ha utilità nel momento in cui vengono raccolti i dati avendo la possibilità di raggiungerli, monitorarli e utilizzarli nel modo più rapido possibile, sia che si tratti di un report sulla gestione dei beni sia la realizzazione di un’esperienza personalizzata per i consumatori. Per farlo è necessario creare una strategia originale di gestione, analisi e conservazione delle informazioni.
Per rendere un’azienda più funzionale è necessario che tutti i dati raccolti vengano trasferiti sul cloud, pagando solo per la quantità di spazio utilizzata, avendo, inoltre, la possibilità di aumentare lo spazio in qualsiasi momento, ad un prezzo nettamente inferiore a quello della gestione dei data centers fisici. Il cloud dà la possibilità di accedere ai diversi contenuti in maniera rapida e organizzata. Successivamente, è necessario procedere al mantenimento del “data lake” nel quale si congiungono tutte le informazioni provenienti dai diversi touch points, come siti web, applicazioni, dati acquisti in negozio e unificarli, al fine di personalizzare i contenuti. La grande flessibilità offerta da questa tecnologia fornisce più sicurezza e chiarezza dei contenuti , al fine di approcciarsi al meglio alla sfide emergenti.
A questo punto, una volta aver organizzato il proprio cloud, è possibile implementare nuove tecnologie al fine di identificare i problemi e risolverli automaticamente, utilizzando, ad esempio, intelligenze artificiali e machine learning.
Grazie al cloud, un’importante azienda attiva nel settore della cura degli animali ha introdotto una serie di innovazioni, incluse attività di consegna in 24h e una serie di nuove opzioni in merito agli abbonamenti interfaccia utente e tanto altro.
Possono essere adottati diversi approcci per passare al cloud computing, la migrazione viene programmata dagli informatici della compagnia in collaborazione con gli esperti del servizio offerto, l’azienda segue un percorso prestabilito studiato appositamente. Altri scelgono di fare le cose con calma, iniziando con dei progetti da svolgere basando la raccolta dati interamente sul cloud; si tratti di un gioco, di un servizio commerciale o di un social network.
Ciò che la gente vuole è la comodità, le aziende fanno a gara per offrire il miglior servizio al minor costo possibile. Il campo più difficile da adattare alle esigenze dei consumatori è quello della finanza. I servizi finanziari si basano su sistemi e dati frammentati che spesso risiedono in sistemi diversi; pertanto la realizzazione di un ente combinato, unico e dotato di machine learning spesso costa troppo. Nonostante ciò, la domanda per l’ottenimento di tali dispositivi è aumentata notevolmente, circa del 75%. Anche in questo caso, la risposta sta nel cloud, in cui le fonti convogliano in un unico “contenitore” e il machine learning è applicabile. Ciò aiuta i clienti nel prendere decisioni basandosi sui loro interessi e preferenze, senza tenere conto del fattore sicurezza, che è garantito in ogni caso. Non sono poche le banche virtuali che adottano opzioni come la notifica in caso di transazione, che aiuta sia nel monitoraggio delle proprie attività sia in caso di truffa; notifica in caso di raggiungimento di un obbiettivo prestabilito, che può essere una certa quantità di denaro guadagnato/risparmiato, così come la possibilità di controllare il patrimonio legato al conto. È fondamentale per gli istituti finanziari conoscere le preferenze dei propri clienti, al fine di raggiungere traguardi facendo leva sui dati archiviati e migliorando l’esperienza del consumatore.
Anche aziende di M&E (tecniche per il monitoraggio e la valutazione) che si occupano di monitoraggio, valutazioni di edifici e impianti produttivi al fine di fornire un’analisi sul corretto funzionamento di essi, impiegano le tecnologie del cloud e del machine learning. Vengono impiegati negli impianti di produzione, riducendone i costi e incrementandone l’efficienza, segnalando i difetti che vengono poi riprocessati automaticamente grazie all’intelligenza artificiale.
Personalmente ritengo che sia fondamentale per le aziende affidarsi a questo tipo di servizi, al fine di gestire al meglio la domanda, creando prodotti e contenuti su misura per i clienti.
Samuele Oliveti
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