sabato 23 ottobre 2021

Riflessione filosofica n. 1: Il corpo

 


Grafica di Alessia Zhang

In filosofia ci sono tante domande che posso aprire dibattiti, su cui si discute ma,

soprattutto, domande alle quali non si sono potute ancora dare risposte precise, ognuno può costruire una propria tesi che può essere più o meno condivisa.

La domanda che ci poniamo oggi è relativa al corpo. Noi, coscienza e mente, facciamo parte del nostro corpo? Oppure siamo il nostro corpo. Per rispondere a questa domanda vorrei usare un paradosso su cui si discute ormai da anni: la nave di Teseo. Questo paradosso ci pone questa domanda: ogni volta che la nave di Teseo ha un pezzo difettoso viene cambiato con un altro pezzo, col passare del tempo la nave non è più composta dai pezzi originali bensì da tutte parti cambiate, quindi quella nave è sempre la nave di Teseo? 

Il paradosso prende un livello di difficolta più alto quando ci fa riflettere sul fatto che se prendessimo tutti i pezzi originali che col passare del tempo vennero cambiati e ricostruissimo un’altra nave da zero, quale delle due sarebbe la vera nave di Teseo? Quella che è fatta dai pezzi originali? Oppure quella che è composta da tutti i materiali cambiati ? 

Secondo me potremmo usare questo paradosso per trovare una risposta al problema del corpo. Il nostro corpo quando siamo giovani cresce, le cellule vecchie muoiono e nascono cellule nuove, i nostri capelli crescono e ce li tagliamo. Quindi, è comunque il nostro corpo? E in entrambi casi, perché il nostro “io”/coscienza non cambia, certo più cresciamo e più possiamo vedere il mondo in modi diversi, possiamo farci più idee e opinioni su tutte le cose che ci circondano, ma siamo pur sempre gli stessi di quando siamo nati solo che con più esperienze vissute. 

Penso che ormai sia molto chiara la mia posizione, secondo me il corpo e il nostro “io” sono due cose unite ma distinte, il corpo è ciò che ci lega alla realtà mentre l’io è ciò che ci fa sognare e ci dà speranza per ampliare le nostre possibilità. 

Per ricapitolare, io penso fortemente che il nostro “io” e il nostro corpo siano due cose diverse però penso anche che nella vita niente accade per puro caso quindi credo che anche se sono due cose diverse, il corpo e il nostro “io” hanno bisogno l’uno dell’altro per darci forma come individuo in questo mondo.

L’essere umano è riuscito a sopravvivere e a evolversi grazie a domande come queste, poste all’inizio della nostra storia e penso che se le risposte a queste domande ci hanno portato dove siamo adesso dovremmo continuare a porle per andare sempre più avanti come specie e come individui.

Nicolas Sansò

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