martedì 23 novembre 2021

Strappare lungo i bordi: una serie per comprendersi



 Strappare lungo i bordi è una serie animata del noto fumettista romano Zerocalcare, finalmente approdata su Netflix.

La serie narra la storia

che l’artista vuole mostrarci, intervallata e intrecciata con aneddoti della sua vita quotidiana nei quali ognuno di noi può riconoscersi.

Infatti molti episodi vengono disegnati nel quartiere di Rebibbia (dove vive Zerocalcare) e ci parlano spesso di vicende avvenute durante l’infanzia, o la giovinezza, di un uomo facente parte della generazione nata tra gli anni 80 e 90.

Ci racconta molti episodi di quotidianità in chiave ironica e sarcastica, seguendo spesso una pensiero collettivo comune (consiglio ad esempio la visione dell’episodio della pizza sto... su YouTube).

Ma la storia portante è la stessa che l'autore sintetizza nel titolo della serie: Strappare lungo i bordi.

Il titolo viene utilizzato come metafora, come se la nostra vita fosse una grande immagine delimitata da una linea tratteggiata, ogni volta che si strappa una parte di questo enorme foglio seguendo questa linea, è come se percorressimo una tappa importante della nostra vita e pian piano ci stessimo avvicinando a completare un'immagine che rappresenti ciò che siamo.

Ma può capitare alle volte che invece di seguire la linee, qualcuno prosegua strappando altre parti del foglio percorrendo un proprio percorso originale rispetto a quello predisposto, magari creando alla fine un'immagine ancor più straordinaria rispetto a quella originale, rendendosi conto di esser riuscito a vivere una vita stupenda basandosi sulla propria creatività e sull’abilità di riuscire a cavarsela da solo.

Ma dall'altra faccia della medaglia c'è qualcuno che, dopo aver strappato le prime parti di questo foglio seguendo la linea, smette di farlo rendendo così la propria vita come un loop temporale infinito dal quale non si può uscire senza continuare a strappare.

Molte persone decidono di fare così e molto spesso rendono la propria vita così noiosa e ripetitiva dal pensare che non si potrà mai uscire da questo limbo, perché tante volte si trovano in una zona di confort all’interno della quale ci si è abituati così tanto da avere paura di cambiare qualcosa.

Una ripetitività che dà sicurezza al soggetto, ma allo stesso tempo noia e depressione. Per questo molte volte le persone smettono definitamente di strappare la propria linea, pensando che non ci possa essere nulla da fare per cambiare la propria situazione e considerando la morte come unica soluzione per non soffrire più in questa noiosa agonia.

ALLERTA SPOILER

Nella serie abbiamo quattro protagonisti delle quali vite conosciamo i particolari: Sarah è una ragazza che vuole diventare una docente, sta facendo di tutto pur di riuscire a superare quel pezzo così difficile da strappare che le assicurerà di aver realizzato il proprio sogno; Secco invece è riuscito a trovare la propria zona di comfort, di cui parlavo prima, basando le sue giornate sulla perdita di tempo e si sostiene economicamente con il poker online.

Ma i due personaggi che ci interessano di più sono Zero e Alice: Zero, un po’ come Secco, si trova in una situazione di stallo, e non riesce a cogliere i segni che la vita gli offre al fine di poter uscire da questa situazione, tanto che la sua coscienza che nella serie viene raffigurata come un armadillo parlante, si complimenta con lui ironicamente chiamandolo "cintura nera di schivare la vita", arrendendosi all’idea di essere sbagliato e accontentandosi di essere solo un filo d’erba in un’infinita prateria.

Mentre Alice, la ragazza dolce, pacata e timida prova a far di tutto per poter cambiare la sua situazione, tra relazioni tossiche e impossibilità nel trovare lavoro, provando talvolta ad aprirsi con Zero per avere una relazione che la potesse far stare meglio.

Ma come già detto lui è incapace di capire questi segnali, e lei, per mancanza di coraggio oppure stremata da questa sofferenza, decide di porre fine alle sue pene, e smette definitivamente di strappare lungo il bordo, suicidandosi.

La famiglia di lei non vuole che venga ricordata come una ragazza che si è arresa, ma come una combattente che non è riuscita a vincere l’ultimo round, per così dire.

Anche se questa serie può sembrare una cosa molto semplice, creata al solo fine di intrattenere lo spettatore divertendolo, è piena di significati profondi, e il messaggio che Zerocalcare vuole farci arrivare è quello di non arrendersi mai, anche sa la situazione sembra non avere via d’uscita, bisogna ricordarsi che la vita manda in continuazione segnali che possono aiutare.

Bisogna solo essere in grado di cogliere l’attimo.


Tommaso Lassalandra

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