“Salve!”. Saluto così Pamela Borri, una mamma che da tredici anni è nel nostro istituto e da nove è la direttrice del coro “Frères and Friends”.
Come è nato il coro?
“Da un’idea di Frere Alessandro” mi risponde di getto, poi continua “durante una riunione
quest’ultimo aveva espresso la volontà di creare un coro poiché anche altre scuole Lasalliane ne avevano uno. Si è subito fatto il mio nome, ed io sono stata contenta di ricevere questo incarico. Sin dal giorno zero, al mio fianco ho avuto Frere Giovanni, che mi ha sempre supportata ed aiutata. Inizialmente le mamme che avevano aderito a questo progetto erano veramente poche, le più “presenti” nelle attività dell’istituto; per questo avevamo deciso il nome “Le solite note” che poi è diventato “Le sette note”, con riferimento implicito al nostro ristretto numero di elementi e al nostro essere conosciuti nell’ambito scolastico.”Perché ora vi chiamate “Frères and Friends”?
“Con l’adesione al nostro progetto di altri due freres , abbiamo deciso di chiamarci così: in francese il termine frere significa fratello e secondo noi la musica accomuna creando un legame molto speciale, quasi di fraternità. Inoltre, il nome che avevamo prima ci sembrava un po’ riduttivo ed infantile, non volevamo essere confusi con il coro dei ragazzi.”
Che rapporto pensa che ci sia tra voi?
“Troviamo sempre il modo ed il tempo per divertirci; ci è anche capitato di fare degli spettacoli particolari: uno, per esempio, era ambientato in un nightclub negli anni del proibizionismo ed un altro in una pizzeria chiamata Mamma Che Pizza (titolo che riprende anche un nostro altro spettacolo).”
Cosa cantate, di solito?
“Inizialmente ci occupavamo dei canti per le messe, accompagnati dall’organo di Carlo di Cristoforo. Però, poi, Francesco Maria Silvagni (noto maestro d’orchestra) ci ha sentiti, gli siamo piaciuti e ci ha proposto di partecipare ad alcuni dei suoi concerti. Intanto eravamo arrivati a quota venticinque elementi ed avevamo già organizzato diversi concerti di beneficenza, tra questi quello per Scampia e quello per l’ospedale di Betlemme (a cui sono stati donati i € 7000 guadagnati con i biglietti).” Su questo tema, Pamela, tiene a precisare che: “Non ci sono secondi fini ed i soldi non sono dati a terze parti, ma sono consegnati personalmente ai diretti interessati.”, poi continua “Essendo io reduce di uno studio classico al conservatorio, ci capita molto spesso di cantare composizioni di autori come Vivaldi, per citarne uno.”
Ha avuto qualche incarico al di fuori del coro?
Sì, per esempio, sono stata per alcuni anni la coach vocale dei ragazzi del teatro, su richiesta dei ragazzi stessi. Mi sono veramente stupita del talento presente nella nostra scuola!” Dopo aver lodato i giovani attori per il loro impegno (mi racconta che molti di loro facevano i compiti tra una prova e l’altra), conclude: “Ho apprezzato molto queste esperienze che mi hanno fatto legare molto con i ragazzi”
Crede che l’ambiente abbia favorito la crescita del coro?
Certamente! Secondo me, il clima Lasalliano è stato cruciale . Colgo, infatti, l’occasione per ringraziare la scuola per l’opportunità, ma soprattutto i genitori che sono sempre venuti ai nostri spettacoli: senza di loro non saremmo qui.
Qual è in vostro prossimo concerto in programma?
Il CINQUE DICEMBRE alle ORE VENTI terremo un concerto natalizio nella basilica di SAN AMBROGIO e CARLO AL CORSO con 15 elementi d’élite , i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie. Vi invito quindi a partecipare”
Lo faccio anch’io
Filippo De Santis
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