L’erba bagnata accarezza i piedi di un naufrago cittadino. Il silenzio degli alberi, la quiete del canto degli uccelli, il vento che suona tra le fronde la sua dolce musica, accompagnano il suo viaggio interiore.
Un clima di rinascita si diffonde, tanto è pervasa l’aria di serenità, calma, innocenza. Un effetto benefico, catartico. Uno sguardo fugace, da lontano e tutto si risolve. Basta poco.Paul e Corie due giovani sposi, forse diversi e poco maturi, ma sicuramente innamorati. La routine quotidiana mette a dura prova il loro rapporto. Paul e Corie potrebbero avere i nostri nomi, i volti di ognuno di noi.
Tutti noi, purtroppo, ci siamo ritrovati in un’analoga situazione, ingabbiati per mesi, all’improvviso, soffocati, avvinti, stritolati, in una vita che non era la nostra, diversa da quella che avremmo voluto, desiderato, sperato.
Quanti rapporti ha ucciso la pandemia. Quante coppie ha sfasciato. Quanti uomini, donne, bambini, ha distrutto.
Anche la semplicità di una passeggiata a piedi nudi nel parco, ristoratrice, benefica, liberatrice ci è stata negata.
È arrivato il momento di liberarci dal torpore che ci ha avvolto in tutti questi mesi.
È arrivata l’ora di reagire, di sognare, di liberarci dal peso e dall’oppressione del presente, della quotidianità.
È arrivata l’ora di tornare a sognare.
Riprendiamoci la nostra libertà, anche se con le dovute precauzioni, fatta di piccole cose, di momenti, di sguardi, di pensieri pensati.
Torniamo a teatro. Fiduciosi, speranzosi nel nostro avvenire.
I nostri compagni, i nostri amici, ci aspettano sul palco. Ce la stanno mettendo veramente tutta, aspettano noi, con un’ansia senza pari, aspettano noi per camminare insieme, di nuovo, a piedi nudi nel parco.
A tra poco
Tutti
Filippo Maria Giovannini
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