lunedì 13 dicembre 2021

Tutti a teatro: Le Metamorfosi di Ovidio



 Venerdì 10 Dicembre le classi del quarto (A, C) e il quinto scientifico A si sono riunite al Teatro Arcobaleno per uno spettacolo teatrale sulle Metamorfosi di Ovidio.

  Quella sera pioveva, dunque la sosta di fronte l’ingresso del teatro non si è prolungata, abbiamo avuto solo il tempo di salutarci per poi correre all’interno.

Ci siamo accomodati,  e dopo una breve attesa lo spettacolo è iniziato.

Inizialmente scettici, si è osservato poi nei volti di tutti una gran sorpresa fin dalle prime battute: la simpatia e la bravura della compagnia ci hanno contagiato.

La prima storia ha narrato delle vicende di Apollo e Dafne e di come la tragicità dell’amore possa colpire anche un Dio così potente come Apollo.

Proseguendo gli attori hanno inscenato il mito di Ade e Proserpina, che per millenni spiegò ai mortali il perchè delle stagioni.  

Successivamente è stato rappresentato lo sbarco di Ulisse sull’isola di Circe con la conseguente trasformazione in porci dei suoi compagni di viaggio da parte della maga.

Arrivati a questo punto della rappresentazione si è raggiunto il picco della comicità teatrale: le tre Parche ed il filo del destino. In maniera esilarante, questa storia ci ha reso possibile comprendere come gli antichi considerassero il fato ovvero come qualcosa di inevitabile ed incontrollabile, perfino superiore agli eroi della guerra di Troia.  Di queste tre sorelle, una aveva il compito di creare nuove vite e di seguire il percorso della loro esistenza, un’altra di complicarle inserendo numerosi ostacoli all’interno di esse e l’ultima di terminarla tagliando il filo del destino. Ciò che ci ha sorpreso maggiormente è stata la domanda finale posta dalla prima Parca: "Perché si nasce se poi la vita deve essere resa difficile e si deve per forza morire?".

Dunque è arrivato il momento di descrivere il simpatico sketch comico di Paride e del pomo d’oro.

Vi è stata la rappresentazione  della lotta tra le tre più potenti divinità dell’Olimpo che non potendo decidere autonomamente chi fosse la più bella incaricarono Ermes di scegliere un mortale per giudicare con i suoi occhi imparziali.

Ognuna delle dee offrì un dono a Paride (questo l’uomo scelto dal Dio).

Afrodite donò l’amore eterno della donna più bella, Atena la saggezza, Giunone il potere e la vittoria in guerra. 

Paride scelse l’amore di Elena, donna che farà poi scoppiare la guerra di Troia.

Lo spettacolo si è concluso con l’inchino degli attori ed un intenso scambio di opinioni tra i ragazzi.

Abbiamo vissuto una magnifica esperienza culturale, mi auguro vivamente di viverne molte altre tutti insieme!

Beatrice Fattori

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