"Un’utopia, in un giovane, cresce bene se è accompagnata da memoria e discernimento. L’utopia guarda al futuro, la memoria guarda al passato, e il presente si discerne."
(Papa Francesco)
È
proprio per questo che la comunità lasalliana ha deciso di mettere al centro
dei riflettori, quest’anno, il concetto di UTOPIA.
La nostra scuola,
nel particolare, ha deciso di trattare questo argomento ponendolo al centro del concorso letterario; gli studenti infatti, preparati tramite la visione di film e la lettura di testi, dovranno comporre un tema riguardante il medesimo oggetto. Ci siamo inoltre soffermati anche sull’ecosostenibilità con dei laboratori e dei progetti di beneficenza, come quello per l’impianto di biogas nella scuola di Karemeno, presentatoci da Laura Ballerini qualche tempo fa. I docenti hanno, infine, ritenuto importante fare qualcosa di pratico e, soprattutto, aperto a tutte le classi dell’istituto che hanno avuto, infatti, la possibilità di elencare tre sogni (uno per la propria scuola, un altro per la propria città e l’ultimo, infine, per il mondo) specificando cosa è necessario affinché ogni utopia si avveri su un foglio, che sarà, poi, imbucato in una particolare struttura, in maniera totalmente anonima. Il maestro Paolo Toscani (docente delle classi elementari) ha di fatto costruito, a sue spese e di sua immaginazione, delle caselle di raccolta con la grafica del progetto riconosciuta dalla casa generalizia in tutto il globo. Sono presenti due raccoglitori per ogni plesso ed uno in chiesa; da questi verranno a breve estratti tre sogni per plesso e su questi saranno basati tutti i progetti dell’anno scolastico.È,
inoltre, in corso un’altra iniziativa, il DREAM PASS: una gara a punti tra le
classi che comporta un premio (che rimane ancora nel mistero). Se per avere il
Green Pass bisogna vaccinarsi o eseguire un tampone, per ottenere questa
variante utopica c’è la necessità di compiere una buona azione per il pianeta
come iniziare a mangiare meno carne, preferire i mezzi pubblici o diminuire
l’utilizzo di plastica, ad esempio.
La
scuola sta cercando di dare più possibilità alle giovani menti di rivoluzionare
il mondo, cambiarlo in meglio e spera soltanto di trovare persone volenterose
di far sentire i propri sogni.
“Cerchiamo
sognatori”. Questo è l’appello della scuola.
Filippo De Santis
