mercoledì 16 febbraio 2022

Relazione sull’incontro con Sami Modiano, Gianni Polgar e Dacia Maraini



 Roma, 8 Febbraio 2022


Nel corso dell’ultimo mese la mia classe presso il San Giuseppe De Merode ha incontrato alcuni protagonisti della storia

e della letteratura italiana del 900.

Il prima incontro è stato con Sami Modiano un sopravvissuto al campo di concentramento e sterminio di Birkenau durante l’olocausto, lo sterminio degli ebrei attuato dai nazisti in Germania durante la seconda guerra mondiale.

Lui a quel tempo era un adolescente e ci ha descritto la sua toccante e commovente esperienza nelle “fabbriche della morte”, come lui stesso ha definito i campi di concentramento nazisti. Ci ha parlato delle torture, delle sofferenze fisiche e psicologiche a cui erano sottoposti i prigionieri ebrei, omosessuali, disabili ed oppositori politici da parte dei Nazisti. L’uccisione di questi esseri umani era una esperienza pianificata e quotidiana nei campi di concentramento e che lo ha sfiorato più volte portandogli via la sorella, il padre e molti altri parenti. Lui tra i pochi sopravvissuti ha portato dentro di se il rimorso di essere rimasto vivo, perché proprio lui?

Dacia Maraini, protagonista del secondo incontro, è una importante scrittrice italiana, anche lei internata in un campo di concentramento in Giappone durante la seconda guerra mondiale con la sua famiglia che non aveva riconosciuto le idee nazi-fasciste. Lei ci ha parlato della resilienza della donna e della condizione dell’universo femminile sia nei paesi occidentali che nei paesi mussulmani come l’Afghanistan. La donna storicamente nei secoli è stata esclusa dalla cultura, dall’esprimere le sue idee e questo ha causato un’arretratezza della sua condizione che non è biologica ma culturale. Ma questo adesso è un vantaggio perché la forte necessità attuale della donna di recuperare una posizione paritaria rispetto all’uomo la rende più intraprendente e di maggior successo. La resilienza della donna consiste proprio nella sua volontà, nonostante tutto, di migliorare la sua condizione nella nostra società.

Anche Gianni Polgar, protagonista del terzo incontro, era un ebreo perseguitato dai nazisti a Roma nel corso della seconda guerra mondiale. Ma al contrario di Sami Modiano non è stato catturato e deportato perché è stato nascosto all’interno della nostra scuola, il Collegio San Giuseppe Istituto De Merode, dai nostri fréres che per proteggerlo dai nazisti lo hanno camuffato come fosse uno studente cattolico della Scuola arrivando anche a vestirlo da chierichetto e facendogli servire la messa. Per tale azione eroica la nostra scuola è stata insignita della targa “Casa di Vita” (House of Life) attribuita dalla Fondazione internazionale Raoul Wallenberg ai luoghi dove sono stati nascosti e protetti gli ebrei perseguitati dai nazisti. Questo ci ha fatto comprendere come anche in Italia gli ebrei a quel tempo subirono atrocità da parte dei nazisti a cui però molti italiani si opposero rischiando la loro vita.

Elisa Loreti

Classe terza C


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