Anonymous e la Cyber-Guerra


 Dopo diversi giorni di scontri a fuoco è impossibile non essere a conoscenza del conflitto tra Ucraina e Russia. Per quanto al momento i combattimenti sono avvenuti solo con l’utilizzo di armi convenzionali, in molti hanno temuto un’escalation alle armi nucleari. Un campo di battaglia di cui si parla poco, pur essendo uno dei principali, è invece quello informatico. I primi attacchi, sferrati da hacker russi, sono stati registrati il 13 e 14 Gennaio, con l’obbiettivo di bloccare i siti governativi di Kiev. Per poter parlare di Cyber-Guerra, termine utilizzato quando vengono prodotti danni fisici o economici, dobbiamo aspettare la prima metà di Febbraio, quando i siti di varie banche Ucraine sono stati resi inaccessibili, impedendo ai cittadini di svolgere operazioni di online banking. Verrebbe naturale pensare che con una così grande disparità di risorse Mosca sia l’assoluta favorita, ma la situazione è cambiata: il gruppo Anonymous si è ufficialmente schierato contro Putin. Dalla dichiarazione di guerra pubblicata su Internet il 25 febbraio dagli attivisti informatici le azioni ai danni del Cremlino sono state molteplici: inizialmente hanno diffuso dati privati degli ufficiali russi, per poco dopo intercettare comunicazioni militari. Nelle ultime ore, infine, il gruppo ha condiviso il piano russo per l’invasione dell’Ucraina approvato il 18 Gennaio, dimostrando al Mondo come questa fosse premeditata da tempo. 

In un mondo digitalizzato come quello in cui viviamo la guerra informatica è inevitabile, ma rimarrà un’arma di spionaggio o verrà usata per creare veri e propri danni fisici, con sabotaggi a centrali elettriche e infrastrutture?

Filippo Zuzolo

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