“The Batman” è il decimo film che vede protagonista quest’uomo straordinario, nonché un eroe intrigante, ideato nel 1939 da Bob Kane e Bill Finger.
In questo film, che vede come regista
Matt Reeves, esce dal fumetto e prende vita la parte investigativa del personaggio fino ad ora spesso accantonata, e invece molto presente sulla carta.“Io sono vendetta” dice Batman (Robert Pattinson) in una delle scene iniziali del film. La vendetta è uno degli impulsi che spingono l’azione nel film e muovono l’operato del suo protagonista. Il Batman di Robert Pattinson, nel suo ruolo di vigilante di Gotham, agisce mosso da propositi di vendetta più che di giustizia e sfrutta la paura come uno strumento per gran parte del film: lo stesso “batsegnale” è un avvertimento minaccioso e intimidatorio più che un simbolo rassicurante in una città in cui nessuno si fida del vigilante mascherato.
Nonostante il protagonista mostri un forte sentimento di vendetta, egli lo usa in qualche modo al fine della ricerca di giustizia. E’ inevitabile per lui non ricorrere ad azioni violente in una città che fa di tutto per ostacolare il suo cammino e dove i cattivi che la popolano sono un vero e proprio intralcio per il desiderio dell’eroe di fare giustizia.
Questo nuovo Batman presenta una profondità psicologica straordinaria, incentrata su un dualismo molto netto: è chiaro come si senta se stesso solo quando si toglie la “maschera” di Bruce Wayne e indossa quella del vigilante di Gotham. In questa versione è Bruce Wayne la maschera, che in qualche modo rappresenta una sorta di nemesi di Batman. Inoltre, l’eroe mostra diversi tratti che rimandano alla sfera adolescenziale, a cominciare da una rabbia che ha bisogno di sfogare continuamente: ha scoperto di aver vissuto nelle menzogne della sua famiglia e sfoga la sua frustrazione su Alfred (Andy Serkis), con il quale vive un conflitto, in quanto egli rappresenta una sorta di figura paterna per lui. Il Batman di Pattinson ha anche tutti quei tratti di sicurezza dei propri mezzi e della propria forza fisica, ma in lui vi è un forte scontro interiore, è forte e fragile, insicuro e consapevole, sensibile e tenace; è un personaggio con cui si può empatizzare e di cui si percepiscono intensamente i sentimenti.
Il cattivo della pellicola è l’Enigmista (Paul Dano), che è piuttosto lontano da ogni altra sua rappresentazione e l’interpretazione dell’attore si distingue fra le altre, è l’unico membro del cast che carica la sua prova di un’esagerazione drammatica. Il suo Enigmista è folle, delirante, terrificante e geniale nel mettere in atto il suo piano di svelamento della verità.
Per quanto riguarda invece l’iconica figura femminile del film, Catwoman (Zoe Kravitz), l’attrice dice: "Sa come badare a sé stessa, vuole davvero combattere per le persone che non hanno nessuno che possa lottare per loro. E credo che quello sia il vero punto d’incontro con Batman".
"Ha molti gatti", "Ho un debole per i randagi", è uno dei dialoghi tra Batman e Catwoman da cui si può sentire l'attrazione tra i due personaggi, l'elettricità, la chimica. The Bat and The Cat, molto più che negli altri film, sono due “outsider”, sono spiriti affini, ma allo stesso tempo sono diversi e vengono da mondi molto differenti. Parte del fascino del film è dovuto proprio a Zoë Kravitz, la nuova donna gatto è sexy, intensa e perfetta nel suo ruolo.
The Batman è un super-noir cupo, grintoso e avvincente e si colloca tra le uscite live-action più elettrizzanti e ambiziose del Cavaliere Oscuro.
Francesca Argirò
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