Il quadriportico della nostra scuola aveva qualcosa di diverso. Nell’aria si sentiva un mix di curiosità e sorpresa.
Su tutto il perimetro del cortile erano disposti banchi straripanti di oggetti di ogni tipo, dietro ai quali c’erano ragazzi pronti a spiegare i propri progetti a bambini, ragazzi e genitori incuriositi da ciò che avevano davanti a loro. In quell’attimo del decimo Festival Demerodiano della Scienza la ricerca e il lavoro di studenti e professori venivano ripagati dalla soddisfazione di aver completato ciò che qualche mese fa era una semplice idea, magari uno scarabocchio su una lavagna, e ancor di più dal sapere che il proprio lavoro potrebbe essere d’ispirazione per i bambini e ragazzi che si sono avvicinati agli stand, attratti dai particolari esperimenti. È proprio dallo spirito di mettersi in gioco e di voler inspirare chi verrà dopo di noi che sono nati i nostri progetti, tra cui saltano agli occhi la dimostrazione della levitazione magnetica, la fabbricazione di nylon, la riproduzione dell’effetto della portanza su ali progettate e stampate in 3d dagli studenti e la produzione della “Birra del Quadriportico”, oltre a tanti altri elaborati. Il Festival della Scienza è quindi la manifestazione di come il nostro istituto, pur avendo salde radici nella tradizione, riconosce la grandissima importanza che l’innovazione ha sia nel campo didattico che in quello lavorativo e spinge noi ragazzi ad andare oltre ai nostri limiti e a scoprire quello che sarà il nostro futuro, e allo stesso di come la nostra passione, con del duro lavoro, e magari errore, possa portare al completamento degli esperimenti, lasciandoci nel corpo quella soddisfazione che solo vedere una propria idea diventare concreta può dare.Filippo Zuzolo
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