Grafica di Linda Chen
Era il 2010 quando per l’ultima volta Roma ed Inter hanno dovuto aspettare l’ultima giornata per decretare il nuovo detentore dello scudetto. Dopo undici anni ci troviamo a vivere la stessa magia: c’è molta
tensione a Milano; il Milan capolista deve cercare di vincere mentre i neroazzurri non solo devono battere la Sampdoria, ma anche sperare nella sconfitta dei “nemici” da parte del Sassuolo. Tuttavia, al trentaseiesimo minuto il vincitore era già stato deciso: grazie alla doppietta di Giroud e alla magia di Kessie accompagnati dagli assist di Leao, il Milan è campione d’Italia. I milanisti, ovviamente, non si sono contenuti nei festeggiamenti e sono scesi per le strade a festeggiare, seguiti dal pullman della squadra. Una volta giunti in Piazza Duomo, i giocatori sono scesi dal veicolo per incontrare i fan e fare un brindisi alla meritata vittoria.Dopo due anni di reclusione è veramente bello vedere quell’enorme quantitativo di persone festeggiare assieme per il raggiungimento di un obiettivo comune, ma purtroppo c’è sempre qualcuno che utilizza i momenti di caos generale per sprofondare nella volgarità: tra gli striscioni, infatti, erano presenti diverse frasi usate per prendere in giro gli avversari neroazzurri (in particolare l’allenatore Inzaghi e l’ex milan Calhanoglu).
Sono convinto che nello sport sia necessaria della competizione ma anche che essa non debba, però, sfociare nella volgarità e nella diffamazione di altre persone: in definitiva non posso far altro che congratularmi con i milanisti per la vittoria ma volevo soffermarmi sul comportamento non corretto di alcuni di loro nei confronti di quella che sappiamo essere la loro squadra “avversaria”.
Filippo De Santis
