La lezione che un periodo di difficoltà e incertezze come quello che abbiamo vissuto ci deve insegnare è che la parola d’ordine per andare avanti è “reinventarsi”. In questo noi italiani siamo sempre stati ferrati, basti pensare alla nostra ripresa dopo la seconda guerra mondiale o, per restare ai giorni nostri, come secondo molti siamo stati uno dei paesi che ha risposto meglio in di fronte alla pandemia da coronavirus. Prova di questa abilità è stata anche la
rappresentazione che il laboratorio teatrale “Il Quadriportico” ha messo in scena martedì e mercoledì scorso. Lo spettacolo “Chi è di scena!” ha infatti nella sua stessa origine una novità: invece di essere ispirato ad un musical o ad un’opera già conosciuta, come spesso accade nel teatro, è stato scritto da tre storici frequentatori del lavoratorio teatrale: Flavia Gatti, Giacomo di Maria e Riccardo Angalli, accompagnati a loro volta, come scritto goliardicamente nella locandina, dal supporto della professoressa Cornelli, dalla censura di Frere Alessandro e dalla direzione musicale del prof. Sicignano. La loro bravura non risiede solo nell’aver prodotto uno spettacolo davvero piacevole da guardare, ma anche nell’essere riusciti ad ambientarlo a scuola, tra le mura in cui noi viviamo tutti i giorni. Questa scelta ha permesso di trasmettere agli spettatori le emozioni provate dai ragazzi che si imbarcano in quest’esperienza, dalla preparazione del “pezzo forte” per le audizioni fino al momento dello spettacolo, che è stato realizzato mettendo in scena una vera e propria “play within a play” omaggiando colui che è considerato il più importante attore e comico romano insieme al grande Alberto Sordi con uno dei suoi cavalli di battaglia: “La signora delle camelie” di Gigi Proietti, che come sempre è riuscito a strappare una grande risata al pubblico. Essendo infatti questo uno spettacolo scritto da ragazzi per dei ragazzi le risate non sono mancate, soprattutto grazie alla rappresentazione in chiave parodica di professori e studenti. Il bersaglio principale di questa presa in giro è stato però il direttore Frère Alessandro, che arriverà a fermare un romantico bacio ricordando ai ragazzi che si trovano a scuola. Quest’aria di divertimento non ha però impedito la trasmissione di forti emozioni come l’amore e il piacere di riscoprire sé stessi, ma anche una certa nostalgia. Quest’ultima ha raggiunto il suo climax con l’esibizione canora di Giorgia Gambarini, che ha visto sullo sfondo il passaggio di scene dei musical che negli anni hanno fatto la storia del laboratorio “Il Quadriportico”. Con “Chi è di scena!” gli autori e gli attori sono riusciti, grazie al ricordo delle radici e alla dimostrazione di quanto si possa crescere con il teatro, a mandare un invito a tutta la sala per le audizioni del prossimo anno, perché partecipare ad uno spettacolo non è solo un divertimento o un’opportunità per qualche giustificazione, ma un’esperienza di vita.Filippo Zuzolo
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