domenica 14 agosto 2022

Addio a Piero Angela

 


Sabato 13 agosto, all’età di 93 anni, è morto Piero Angela, il più grande divulgatore scientifico italiano. La

sua grande bravura è stata combinare un linguaggio semplice, comprensibile a tutti, con il rigore scientifico.

Nato il 22 dicembre 1928 a Torino, frequentò il liceo classico e successivamente il Politecnico di Torino. Durante la sua gioventù intraprese una carriera musicale professionistica come suonatore di pianoforte jazz nei jazz-club torinesi. Lasciò sia l’Università che la carriera musicale quando venne assunto in RAI nel 1952. Iniziò così il suo periodo da giornalista. Diventò il primo conduttore del TG2 nel 1976 e fu addirittura inviato di guerra nel 1967 in Iraq, dove venne anche arrestato, e nel 1968 in Vietnam. Nello stesso anno iniziò il suo avvicinamento al giornalismo scientifico di cui si innamorò seguendo la prima spedizione sulla Luna del programma Apollo.

Iniziò così a dedicarsi a programmi di divulgazione scientifica, e nel 1981 nacque la celebre serie “Quark”. Un programma che ha avuto un successo straordinario per la giusta combinazione tra documentari, e metodi per rendere chiari gli argomenti più complessi. Nel 1995 la durata delle puntate passò da una a due ore, e fu in quel momento che nacque “Superquark”, il programma che esiste ancora oggi.

Piero Angela con la sua vita ha dimostrato di essere una persona con una grande curiosità e creatività. Tutto ciò che imparava, lo condivideva con noi Italiani nelle sue trasmissioni. Anche in età avanzata ha continuato a portare avanti progetti molto belli. Solo un anno fa, a 92 anni, ha lanciato una trasmissione di grande successo sulla Scienza dell’Amore, che ha aperto lui stesso con un discorso contro l’omofobia, sostenendo tutti gli amori. Era solito dire che fu suo padre, Carlo Angela, Giusto tra le Nazioni, ad avergli insegnato l’arte della razionalizzazione e della tolleranza.

Lascia una grande eredità a suo figlio, Alberto Angela, anche lui divulgatore di grande successo con il programma televisivo Ulisse.

Ci ha lasciato con una lettera d’addio dove ha scritto “Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni insieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano... Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese”.

Io, personalmente, come giovane, mi sento diretto destinatario di questo suo messaggio, ora sta a noi costruire il nostro futuro contribuendo a migliorare il nostro Paese.

Rodrigo Molina


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