venerdì 26 agosto 2022

Viaggio in Egitto




 Visitare l’Egitto può lasciare davvero un ricordo memorabile. Il paese, ricco di storia e civiltà, presenta varie attrazioni, ma tra queste le più affascinanti sono sicuramente le piramidi di Giza.

Il complesso archeologico dista pochi chilometri dal Fiume Nilo e dall’antica città del Cairo, la capitale, e costituisce una delle sette meraviglie del mondo antico.

Esso si compone di numerose piramide minori e di tre templi funerari maggiori:  le piramidi di Cheope, di Chefren e di Micerino.

La prima è la più famosa e la più grande. Chiamata anche Grande Piramide, è alta 140 metri e il perimetro della sua base è pari a quasi un chilometro. Quella di Chefren, invece, è di appena 10 metri più bassa della Grande Piramide, ed è la meglio conservata grazie all’innovativo uso di massicci blocchi di calcare racchiusi in una guaina di sottili lastre di rivestimento. 

Infine, la piramide di Micerino è la più piccola delle tre, ma non per questo la meno interessante. Essa purtroppo non è mai stata ultimata a causa della morte prematura del faraone.

A poca distanza dalla necropoli si erige la statua della Sfinge, una pietra miliare per il turismo in Egitto.

La Sfinge è stata eretta con lo scopo di dimostrare il grande coraggio del popolo egiziano, è di conseguenza rappresentata con il corpo di un potente felino, il leone, e la testa del faraone Chefren.

Le date di tutte le costruzioni facenti parte del parco archeologico sono molto incerte, ma recenti studi ritengono che i primi lavori siano iniziati verso il 2500 a.C., rendendole perciò i monumenti più antichi del mondo. Un altro mistero riguarda la tecnica di costruzione di questi edifici colossali. In che modo gli egiziani realizzarono opere architettonicamente perfette in un tempo così lontano? Come trasportarono i blocchi giganteschi che compongono le piramidi? Le teorie al riguardo sono numerose, ma nessuna è stata mai accertata.

Sentirne parlare o leggere delle informazioni su dei libri scolastici non è sufficiente per comprendere davvero la magnificenza di tali costruzioni. Soltanto gli occhi possono restituire la grandezza, il sacrificio e il mistero di questi tesori che appartengono ad un’epoca e a una civiltà tanto antica quanto affascinante.

Giorgia Gambarini

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