L’adolescenza è un periodo nel quale ci sono grandi cambiamenti che riguardano sia l’aspetto fisico sia i comportamenti e il modo
di manifestare le proprie emozioni.I ragazzi non sono più bambini e non ancora adulti, pertanto, devono imparare come gestire le proprie emozioni e come relazionarsi con gli altri. Può capitare, infatti, che alcuni gesti, compiuti da bambini in modo spontaneo ed innocente, possano assumere significati diversi compiuti da adolescenti.
Per far capire meglio, voglio raccontare un fatto successo tra due amici di un’altra scuola. Questi ragazzi sono compagni di classe e non hanno nessun tipo di problema. Una mattina, durante la ricreazione, la ragazza senza alcuna intenzione di fare del male, ma solo per scherzare, colpisce leggermente il ragazzo dietro la testa e lui, divertito, compie lo stesso gesto.
L’accadimento finisce lì, perché nessuno dei due si è fatto male ed entrambi hanno giocato. I coetanei non si sono neanche accorti di questo gesto, probabilmente perché hanno pensato fosse normale usandolo anch’essi per dimostrarsi simpatia, ma entrambi i ragazzi sono stati richiamati in Presidenza il giorno successivo perché gli insegnanti, che avevano assistito alla scena, hanno interpretato quel gesto come una manifestazione di violenza.
Obiettivamente, ad una visione esterna, il gesto poteva sembrare tale e, anche se entrambi hanno confermato lo scherzo, è scattata la punizione.
Questo episodio mi sembra dimostri come si possa equivocare un gesto e, quindi, noi adolescenti, dovremmo trovare altri modi per comunicare simpatia verso una persona: un sorriso, una parola gentile o altro che mostri i nostri sentimenti e ci faccia essere quello che realmente vogliamo diventare. Questa è la vera sfida da affrontare.
Chiara Mazza 3^ sez. A media
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