L’alta moda
L’alta moda nasce nel 1860 e da allora è radicalmente cambiata nella forma e nei contenuti.
Inizialmente l’obiettivo finale era mostrare abiti di lusso con bei design alle
persone appartenenti ai ceti sociali più alti. Le sfilate di moda erano eventi esclusivi e di nicchia e non avevano alcun tipo di velleità concettuale. L’alta società comprava quei capi di abbigliamento per poterli sfoggiare durante le proprie feste mondane per poi richiuderli in un armadio ad impolverarsi. L’alta moda di una volta era quindi totalmente diversa da quella che vediamo noi oggi e si basava totalmente sul singolo vestito creato per soddisfare gli occhi di un pubblico ristretto.Oggi l’alta moda raggiunge in modo trasversale tutti i livelli della società. Al di là del mettere in mostra il bel capo, le sfilate vengono utilizzate come mezzo di comunicazione. Annualmente attraverso grandi eventi di moda vengono denunciati anche i problemi più gravi della nostra società. La sfilata non ha più come protagonista l’abito, ma ha come obiettivo la comunicazione globale di messaggi che sensibilizzano il pubblico sui più svariati argomenti. Ultimamente sono diventate talmente concettuali che risultano addirittura difficili da interpretare, tuttavia, ciò fa sì che sia tutto il mondo a parlarne e a discuterne per giorni.
Di recente c’è stata la sfilata spring-summer 2023 di Balenciaga la quale si è svolta facendo camminare i modelli e le modelle su una passerella di fango con vestiti improbabili per questo marchio. È stato quindi rivelato che stava a simboleggiare lo scavare alla ricerca della verità e del desiderio di rimanere con i piedi per terra. Chi se lo sarebbe mai aspettato?
L’alta moda è in costante evoluzione e continuerà sempre a sorprenderci con nuovi concetti da decodificare.
Maria Vittoria Berardi
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