lunedì 7 novembre 2022

La minaccia nucleare: una realtà concreta?



La minaccia dell’uso delle armi nucleari nel conflitto Russia-Ucraina si fa sempre più insistente. L’ultimo richiamo è di qualche giorno fa. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, appellandosi alla clausola 19 dei “Fondamenti della politica statale della

Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare", ha infatti giustificato palesemente l’impiego di armi atomiche contro l’Ucraina, considerata una minaccia per l’esistenza stessa della Russia, poiché il suo obiettivo è riconquistare i territori che, con referendum, sono passati sotto il controllo russo.

Non è la prima volta che i russi paventano lo spettro dell’uso di armi di distruzione di massa e sembra ormai non essere più soltanto una provocazione nei confronti dei paesi occidentali, rei di appoggiare l’Ucraina, quanto una reale e concreta possibilità.

Possibilità che è tanto più reale se si pensa che, proprio in questi giorni, gli Stati Uniti hanno pubblicato il Nuclear Posture Review, ovvero il documento che riguarda l’impiego degli armamenti nucleari.

In esso si ribadisce che “il ruolo fondamentale degli armamenti nucleari è quello di essere un deterrente contro attacchi atomici verso gli Stati Uniti, i nostri alleati e i nostri Partner. Gli Stati Uniti considereranno l’uso di armi nucleari solamente in circostanze estreme per difendere gli interessi vitali degli Usa, degli alleati e dei partner”. In pratica gli americani si impegnano a proteggere gli alleati mettendo a disposizione il loro arsenale atomico, ma solo se attaccati.

Ma il Nuclear Posture Review dice qualcosa di più.

Esso fa riferimento alle potenziali minacce e tra queste non figura soltanto la Russia ma si affermano:

-     la Repubblica Popolare Cinese che diventerà, entro il 2030, il terzo Paese al mondo a possedere un importante arsenale nucleare. Ribadendo così quanto la deterrenza dell’Indo-Pacifico sia problematica centrale nella politica statunitense.

-     La Corea del Nord minaccia futura, proprio per la possibilità di espansione del suo arsenale atomico.

-     L’Iran che, pur non essendo apparentemente una potenza atomica, desta preoccupazione per l’intrinseca potenzialità di ottenere armi nucleari con mezzi illeciti.

Il documento individua quindi l’aggressività cinese, russa e nordcoreana insieme a quella russa, come fattori destabilizzanti e di rischio e delinea una linea comune da seguire in futuro “per assicurare un efficace mix di capacità, concetti, dispiegamenti, esercitazioni e opzioni su misura per scoraggiare e, se necessario, rispondere alle coercizioni e aggressioni”.

Gli Stati Uniti affermano da una parte, la loro salda convinzione ad usare le armi nucleari solo in risposta ad eventuali attacchi, e quindi si impegnano ad adottare un approccio di tipo collaborativo nello scenario politico attuale, dall’altra parte, quasi a voler rassicurare gli animi e non destare ulteriori allarmismi e false idee da parte della Russia, ribadiscono che “non intendono condividere il loro deterrente atomico fornendo armi di questo tipo agli alleati, in quanto una tale possibilità potrebbe innescare un attacco nucleare preventivo”. Alias l’Ucraina non avrà armi nucleari americane.

Non possiamo far altro che aspettare l’evolversi del conflitto bellico ora e dell’assetto geopolitico dopo, sperando che prevalga il buon senso, la misura e la tutela del bene comune che dovrebbero essere alla base di qualsiasi governo passato, presente e futuro.
Filippo Maria Giovannini

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