grafica di Linda Chen
Il 20 Novembre, dopo la tesissima finale che ha visto trionfare Novak Djokovic, per due set a zero, a discapito dello sconfitto Casper Ruud, si sono ufficialmente concluse le "spettacolari" Nitto Atp Finals di Torino. Per chi non avesse seguito l'evento, l'Atp Finals è un torneo di tennis riservato ai primi otto giocatori della classifica Atp; si svolge alla fine della stagione tennistica dei quattro grandi slam per decretare il titolo di "Maestro Atp" del tennis singolare e del doppio.
Quest'anno i protagonisti sono stati: Rafael Nadal (n. 2), Stefanos Tsitsipas (n. 3), Casper Ruud (n. 4), Daniil Medvedev (n. 5), Felix Auger-Aliassime (n. 6), Andrey Rublev (n. 7), Novak Djokovic (n.8), Taylor Fritz (n. 9). E' stato assente, invece, proprio il n. 1 della classifica, Carlos Alcaraz, che ha chiuso anzitempo la stagione per un infortunio. Purtroppo quest'anno nessun azzurro si è qualificato nelle prime otto posizioni del ranking Atp, pur avendo cinque italiani nella prestigiosa classifica Atp 100, Jannik Sinner (n.15), Matteo Berretini (n.16), Lorenzo Musetti (n.23), Lorenzo Sonego (n.45) ed il veterano Fabio Fognini ad occupare la posizione numero 55.
L'evento si è svolto allo stadio Pala Alpitour di Torino, un'arena polifunzionale che ospita concerti e vari eventi sportivi durante l'anno e che quest'anno, senza le restrizioni dovute al covid, ha ospitato più di 16.000 appassionati di tennis.
Una caratteristica dello stadio, che personalmente ho apprezzato molto durante lo svolgimento delle partite a cui ho assistito, è l'esecuzione di numerosi effetti speciali, sia sonori - era presente nello stadio un famoso dj che metteva musica durante le pause e i cambi di campo - sia visivi - venivano proiettati all'intero dello stadio scritte ed immagini su numerosi pannelli luminosi sparsi lungo il campo di gioco; ciò avveniva durante un punto decisivo, un probabile punto annullato, un servizio dubbio ed altri eventi di gioco che in tal modo venivano vissuti in maniera più viva, tesa ed appassionata dal pubblico grazie proprio a questi effetti. Tuttavia, se il pubblico ha apprezzato molto questo aspetto "cinematografico", bisogna dire invece, che non di rado i giocatori si sono lamentati di questi effetti che causavano per loro una mancanza di concentrazione e di attenzione durante la partita.
Non è insolito, tra l'altro, incontrare alle partite altri personaggi dello sport o dello spettacolo presenti come spettatori, tra cui ad esempio il grande calciatore Ibrahimovic oppure l'allenatore della Juventus squadra di casa, che vengono inquadrati sul maxi schermo presente nello stadio.
La città di Torino sarà ospite di questo evento fino al 2025 prima di cedere l'organizzazione ad un'altra città concorrente.
Nel periodo in cui si svolge l'evento sportivo, nei luoghi più importanti del centro storico della città ci si imbatte in una pallina o in una racchetta da tennis gigante oppure nei cartelloni con la gigantografia dei più grandi tennisti e c'è grande movimento di tifosi davanti agli alberghi dove alloggiano i grandi protagonisti dell'evento.
Ovviamente per Torino, ma per l'Italia in generale, l'evento non rappresenta solo un'occasione di intrattenimento per il pubblico, ma anche uno strumento per generare ricadute economiche positive. Infatti, occorre considerare il ritorno economico dato dalla manifestazione in termini di prenotazioni alberghiere, ristorazione, trasporti, oltre che per quanto riguarda le visite culturali nei bellissimi musei della città, tra cui il Museo Egizio, il Museo del cinema o il Museo dell'automobile (solo per citarne alcuni), generano importanti introiti.
Per questa edizione, infatti, sono stati venduti circa 140.000 biglietti, più di un terzo all'estero. L'obiettivo economico generale rimane quello di raggiungere i 600 milioni di euro di contributo al Pil italiano in cinque anni (fino al 2025) auspicato in sede di candidatura della città di Torino come ospite dell'evento.
Giorgio Corsi
