Oltre 120 minuti di pura adrenalina per una delle partite più belle degli ultimi 20 anni, se non la più bella: la finale del campionato
del mondo, disputata tra Francia e Argentina. Inizia tutto molto bene per gli Albiceleste nei primi 45 minuti di gioco, che già al 36’ raggiungono il 2-0 con rigore di Messi e gol di Di Maria. Vantaggio inaspettato visto che si pensava a una partita molto equilibrata, considerando anche che la Francia era il campione in carica. Anche per buona parte del secondo tempo gli argentini tengono botta in maniera strabiliante. Fino all’80’, quando viene concesso un rigore a favore della Francia che viene messo a segno da Mbappe, il quale, un minuto dopo, segna anche il gol del 2-2. Si risveglia così la Francia grazie al proprio numero 10. I 10 minuti successivi si vivono al cardiopalma. Entrambe le squadre tentano in ogni modo di evitare i tempi supplementari ed eventualmente i calci di rigore. Inutilmente. Dopo questi incredibili 90 minuti, finiti in parità, si passa ai tempi supplementari. Adesso l’Argentina inizia ad essere stanca, ha attaccato e pressato per 90 minuti, ma questa stanchezza sembra dovuta anche ai 2 gol subiti in un momento dove il risultato sembrava sigillato. Il primo tempo supplementare passa senza troppe occasioni per nessuna delle due parti. Nel secondo tempo, invece, succede l’inimmaginabile. 108’: dopo un azione fantastica dell’Argentina in contropiede, Messi va a segno con un gol in tap-in dopo un tiro respinto di Lautaro. 118’: Montiel commette un errore clamoroso, deviando con il braccio un tiro di Mbappe all’interno dell’area di rigore, regalando un calcio di rigore ai francesi, messo a segno anche in questo caso dal numero 10, che raggiunge la tripletta. Si passa così, nonostante l’occasione di Kolo Muani deviata dal portiere argentino, alla lotteria dei rigori. Decisivo in questo caso Emiliano Martinez che para il rigore di Coman. E grazie anche al rigore sbagliato da Tchoumeni, l’Argentina raggiunge il tetto del mondo. Nessuno si aspettava una partita del genere, che già viene paragonata alla partita disputata il 17 giugno 1970 nello estadio atzeca da Germani Ovest e Italia, semifinale del mondiale, vinta dall’Italia, comunemente nota come la partita del secolo. Ed così che il Dio del calcio ha sentenziato la vittoria dell’Argentina con una partita vissuta tutta al cardiopalma, dando a Lionel Messi la possibilità di raggiungere il più grande giocatore della storia, Diego Armando Maradona.Attilio Buonomo
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