Intervista al Visitatore ausiliare Fratel Enrico Muller

(Foto dalla pagina facebook di Occhi Aperti) 

 Qualche settimana fa, al nostro istituto, ha fatto visita Frère Enrico che sotto incarico

della Provincia Italia visita le scuole lasalliane ed in ognuna di esse cerca di avere un dialogo con i ragazzi e di riflettere con loro. Abbiamo deciso dunque di intervistarlo per sapere qualcosa in più sulla sua esperienza nelle scuole lasalliane. 

 INT: 

Buongiorno, siamo oggi qui oggi con Frère Enrico.

FRÈRE ENRICO:

Buongiorno a tutti.

INT: 

Buongiorno, le volevo porgere qualche domanda riguardo la sua esperienza qui al Collegio San Giuseppe. Le volevo appunto chiedere come mai ci ha fatto questa splendida visita?

FRÈRE ENRICO: 

Sono venuto perché dalla Provincia mi è stato affidato l’incarico di visitatore ausiliare. Dunque ho la gioia di poter visitare le scuole ed incontrare i ragazzi, i fratelli, gli insegnanti e magari anche le associazioni per riflettere insieme sul Vangelo e su come ognuno declina a modo proprio lo spirito lasalliano che unisce tutte le scuole d’Italia e del mondo. 

INT: 

Com’è girare fra le varie scuole? Che situazioni trova tra le varie strutture lasalliane?

FRÈRE ENRICO: 

Una delle caratteristiche in comune che ho notato nelle ultime 7/8 scuole visitate finora è che in queste strutture gli studenti si sentono accolti, ascoltati, considerati non solo come studenti ma con uno sguardo particolare e amorevole per tutti quanti.

 Tutte le scuole sono, inoltre, considerate molto impegnative e richiedono una grande energia e uno sforzo per gli studenti ma allo stesso tempo un impegno doppio per gli insegnanti che li devono formare. Ognuna ha affermato di avere come pilastro alla base la solidarietà, poi ciascuna la declina come preferisce; ad esempio qui al de Merode viene espresso al doposcuola per i bambini, con la caritas e anche con l’esperienza a Scampia che l’Istituto fa da 11 anni. Questi sono tutti segni inequivocabili di solidarietà, ovvero formare ragazzi e ragazze che saranno poi uomini e donne. 

Rimane infine il discorso dell’evangelizzazione, che è il discorso più importante poiché La Salle ha fondato le scuole per dare un’istruzione umana ma anche cristiana per la salvezza dei ragazzi. Quindi la sfida più grande che dovremmo tutti affrontare è quella di annunciare l’esperienza di una comunità che vive di Gesù Cristo. 

INT: 

Parlando del tema di quest’anno dell’Istituto, cos’è per lei lo spirito lasalliano e il DNA lasalliano?

FRÈRE ENRICO: 

Il DNA lasalliano è un dono, un dono che viene dallo spirito che Gesù ci ha lasciato. Ѐ una scuola vissuta come comunità e che al centro mette la comunità al servizio dei ragazzi e ragazze, sono delle scuole dove la cultura non è mai fine a se stessa ma uno strumento affinché ogni ragazzo/a possa crescere e trovare la propria vocazione e la propria missione, che ogni ragazzo/a, ogni adulto, ogni docente che frequenta una scuola lasalliana deve poter affrontare. Ѐ una scuola aperta ad ogni possibilità di crescita: intellettuale, letteraria, artistica e solidale. Ѐ una scuola che non solo riesce a stare al passo con i tempi ma che cerca di raggiungere quelli che l’Italia purtroppo, data la situazione degli ultimi tempi, non riesce ad accogliere; si vede infine una scuola che è uno spazio di salvezza.  

INT: 

Infine per concludere quest’intervista, le volevo domandare se avesse qualche pensiero, consiglio, raccomandazione da lasciare agli studenti e studentesse dell’Istituto de Merode e del Collegio San Giuseppe?

FRÈRE ENRICO: 

Lasciatevi provocare dall’esperienza lasalliana. Osate incontrare gli altri, specialmente chi è più in difficoltà e chi è più vulnerabile, per scoprire chi voi siete, chi siete chiamati ad essere e in questo incontro che siamo alla presenza di qualcosa più importante che io chiamo Gesù Crocifisso. Viva Gesù nei nostri cuori.

INT: 

Sempre. Grazie del suo tempo e per questa intervista. La saluto.

FRÈRE ENRICO: 

Grazie a te.

Francesca Lorenza Leonardi