Grafica di Alessia Zhang
Love death & robots è una serie antologica animata in streaming su netflix, ideata dalle menti di Tim Miller e
David Fincher (la mente dietro capolavori come Fight Club e Seven). In quanto serie antologica, trova le sue fondamenta in puntate singole ed autoconclusive, che però hanno lo stesso filo rosso che le conduce, ovvero il tema della tecnologia avanzata e dell’evoluzione umana. La serie non si pone limiti nel parlare di violenza, sessualità, religione, guerra ed esistenzialismo e, soprattutto decide di farlo con un linguaggio forte e adulto, che fa cadere il bias cognitivo che ci fa vedere le serie animate come prodotti semplici e superficiali destinate ai bambini. Perché sì, Love Death & Robots è una serie animata, e fa di questo un suo punto di forza; infatti ogni puntata oltre che a cambiare narrazione cambia anche stile di animazione, ed ognuno di questi è unico ed autoriale, spaziando dall’animazione tradizionale alla CGi, fino alla fotografia stop-motion. Gli episodi hanno tutti pretese ed intenzioni diverse e, mentre alcuni non hanno la pretesa di far riflettere lo spettatore, altri invece ci fanno riflettere sulla libertà individuale, la mortalità umana ed il significato della vita. Nell'episodio "Zima Blue", un robot artista cerca di scoprire il significato della sua esistenza e alla fine raggiunge l'obiettivo di scoprire l'origine dell'universo, ma a costo della sua stessa esistenza. In "Beyond the Aquila Rift", un equipaggio di una nave spaziale si perde nello spazio e scopre una stazione spaziale misteriosa, ma alla fine capisce che è intrappolato in una simulazione per confortare il capitano morente. Infine, "The Witness" segue una donna che diventa testimone di un omicidio e deve confrontarsi con la propria mortalità mentre fugge dal suo assassino. Insieme, questi episodi esplorano le domande esistenziali fondamentali sulla natura della realtà, il significato della vita e la mortalità umana. La serie mette in luce l'importanza dell'auto-determinazione e della scelta individuale, mostrando come gli individui possano creare il proprio significato e scopo anche in un mondo che può sembrare senza senso.
Giuseppe Scardaccione
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