Dal 24 gennaio la farina di grillo e i prodotti che la contengono possono essere venduti liberamente in tutta l’Unione europea, Italia compresa. L’Acheta domesticus
(nome scientifico del grillo allevato a scopi alimentari) in polvere potrà essere usata come base o aggiunta per la preparazione di pane e altri cibi.Il "lascia passare" definitivo della Commissione europea è arrivato il 5 gennaio 2023 e ora la farina di grillo potrà arrivare sugli scaffali dei supermercati o potremmo già vederla inserita in alcuni prodotti o preparazioni.
A discapito delle molte notizie circolate sull'argomento, aziende e ristoratori non tenteranno di "rifilarci" di nascosto cibi contenenti farina di grillo per risparmiare sui costi di produzione. In primo luogo perché la farina di grillo è un prodotto relativamente costoso, (oggi la farina di grillo costa circa 15 euro per 200 grammi) e in secondo luogo dato che gli insetti possono causare reazioni allergiche nei soggetti già a rischio con crostacei, acari della polvere e molluschi, in base alle norme europee e nazionali, la presenza di grilli dovrà essere sempre segnalata in etichetta o sulla confezione, qualsiasi sia la percentuale, come previsto per qualunque prodotto allergenico.
Per quanto riguarda il lato nutritivo: il contenuto proteico supera circa il 70% ogni 100 grammi, mentre i grassi totali sono inferiori al 12%. La componente di fibre si aggira invece attorno al 9% e la chitina, cioè il componente principale dell’esoscheletro degli insetti, è attorno al 5% e il 9% (gli studiosi pensano che quest'ultima favorisca i microrganismi intestinali buoni).
La farina di grillo usata negli alimenti che potranno essere venduti in Unione europea proviene da un unico produttore, la vietnamita Cricket one.
Cricket One Co. Ltd è l'azienda che per prima ha fatto richiesta nel 24 luglio 2019 alla Commissione Europea di valutare l'immissione nel mercato Ue della polvere parzialmente sgrassata di Acheta Domesticus e che dal 24 gennaio 2023 è autorizzata per un periodo di cinque anni a immettere sul mercato Ue la polvere di grillo, salvo il caso in cui un richiedente successivo ottenga un'autorizzazione per lo stesso alimento.
Tuttavia, non è il primo insetto approvato per il consumo, ma il terzo! A febbraio 2022 era stata approvata la larva gialla e nel novembre 2021 la locusta migratoria.
Giorgio Corsi
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