Patrimoni dell’umanità

 

Il 27 marzo 2023, all’età di 84 anni, ci ha lasciato una leggenda del giornalismo italiano: Gianni Minà. 

Noi della redazione del Blog vogliamo ricordarlo con una storia che ha dell’incredibile e che conoscono in pochi.

Roma, maggio 1982.

Gianni deve andare a cena con Muhammad Ali, leggenda del pugilato mondiale, per un’intervista. Sta per uscire quando squilla il telefono. Era Robert De Niro, a Roma per un film. “Sto andando a cena con Muhammad Ali” gli fa Gianni. “Stai andando a cena con Muhammad Ali e non mi inviti?!” “Va bene, sei invitato”. 

Passa neanche un secondo che il telefono squilla di nuovo. Era Sergio Leone. “Ma allora sei un fijo de… io porto De Niro in Italia, e tu te lo porti a cena senza invitarmi?” “Va bene, sei invitato anche tu allora! Andiamo da Checco Er Carrettiere”.

Dopo qualche minuto, quando Minà sta per imboccare la porta di casa per uscire, squilla il telefono una terza volta. “Adesso penserai che sono un figlio di buona donna”. Era Gabriel Garcia Marquez, Premio Nobel per la Letteratura. “E perché?” “Io sono un ‘figlio di’ perché sono a Roma da un po’ di giorni e non ti ho chiamato, ma lo sei anche tu! Vai a mangiare con Muhammad Ali e non mi dici niente?! È il sogno della mia vita”. “Dai, vieni pure tu”. 

Mezz’ora dopo, erano tutti da Checco Er Carrettiere (il quale ha ancora la foto appesa nel ristorante). 

Fecero sedere le donne tutte da un lato del tavolo e loro dall’altro. Passarono l’intera serata a fare domande ad Alì sulla sua carriera e sui suoi match. I quattro amici erano ritornati bambini. Erano incantati dai suoi racconti. 

Non si sa bene chi scattò la foto (molto probabilmente Checco), ma, come disse Gianni in un’intervista: “ci piace pensare che quella foto l’abbia scattata il Papa”. 

Fatto sta che, grazie a una serie di coincidenze, quella sera di maggio 1982 si riunì un gruppo che, senza dubbio, può essere considerato un “patrimonio dell’umanità”.

Attilio Buonomo